Se sia stata una semplice passerella lo dirà solo il tempo. Intanto, oggi, alla sede dell’APC “Giuseppe Capograssi” l’opposizione regionale è andata a bussare. Silvio Paolucci (Capogruppo Pd) ed Erika Alessandrini sono stati accolti dalla delegazione di studenti e frequentatori della biblioteca sulmonese. Ad aprire la porta i disagi di una struttura che fatica, per le forti carenze di personale, a garantire un’apertura ad orario continuato e prolungato. Troppo pochi i due giorni con la finestra pomeridiana aperta. Peraltro, solo fino alle 17:30.
Questo il primo problema. Quello da risolvere in tempi celeri, iniziando dal nominare un nuovo capoufficio, trasferito ormai da luglio. Un servizio pubblico reso ai minimi termini, che i consiglieri regionali hanno toccato con mano e visto con i propri occhi. Ora la palla passa a loro, per portare sui tavoli di palazzo dell’Emiciclo una risoluzione per ampliare gli orari dell’apertura della biblioteca.
Dalla sede momentanea a quella storica. La delegazione ha fatto spola fino a palazzo Portoghesi. Struttura chiusa a oltranza, con lucchetti e catene che sbarrano il passo da oltre sette anni. Edificio di proprietà della Regione, il cui destino è legato all’immobile in via Mazzini della scuola professionale “Capograssi”. Infatti, solo attraverso la vendita di quella struttura la Regione è disposta a riversare la somma sui lavori per l’agibilità sismica di palazzo Portoghesi. Una missione impossibile, guardando anche le aste andate deserte per quello che, nei fatti, è un rudere. Il vice sindaco, Sergio Berardi, aggregatosi assieme ad Angelo D’Aloisio e Antonella La Gatta, ha proposto nuovi carotaggi e un esame tecnico per valutare nuovamente l’agibilità sismica dell’edificio di piazza Venezuela.
Assenti non giustificate le tre consigliere regionali (Marianna Scoccia, Maria Assunta Rossi e Antonietta La Porta), che dal territorio hanno preso consensi e voti. Tutte e tre invitate dal comitato degli studenti per presenziare questa mattina, e tutte e tre che per un motivo o per un altro hanno declinato l’invito quantomeno a mettere la faccia su una battaglia culturale che interessa l’intero comprensorio. Un territorio martoriato dallo spopolamento con i giovani, quei pochi, che restano a combattere in prima linea per mantenere attivo un servizio pubblico. Di quelli che, se assenti, mettono in tasca un biglietto di sola andata per altri lidi, con biblioteche e aule studio per completare la propria formazione accademica.
“Siamo soddisfatti dell’interessamento dimostratoci dai Consiglieri regionali presenti – commenta il comitato -. È un primo passo per tentare di riportare su atti amministrativi le richieste del Movimento studentesco peligno. Oltre a vigilare il percorso della risoluzione, la battaglia continuerà ad andare avanti indipendentemente dai partiti politici. Allo stesso tempo, siamo aperti a collaborazioni finalizzate alla risoluzione del problema. Come ci insegna Carlo Tresca, questa vertenza è la rivoluzione della civiltà contro l’oscurantismo”.
Nn vedo commenti dei paladini di cdx e delle tre consorelle…forse perché indifendibili?? Stiamo ancora aspettando risoluzioni per l’ospedale il lavoro e palazzo portoghesi…tanto decantati in campagna elettorale…
Qualcuno mi spieghi perchè ad Avezzano c’è una struttura uguale a quella di Sulmona, però non è stata mai chiusa per agibiltà sismica.
Spero che qualche addetto ai lavori spieghi tecnicamente come sia possibile tutto ciò.
Per addetti ai lavori intendo anche le nostre rappresentanti al Consiglio Regionale.
Grazie
Concordo pienamente
Perche’ i sulmonesi non hanno rappresentanti politici del territorio degni di questo nome.E’ una lunga storia che sembra ripetersi anche in questa legilaslatura.Passerelle proclami promesse…tutta fuffa.Purtroppo i sulmonesi creduloni ci cascano sistematicamente.
Le tre sorelle oggi per vari motivi erano assenti…..ma perche altre volte erano presenti ?
Io penso che erano assenti per ordini dall’ALTO….all’ALTO di dice solo comandi, signorSI.
La domanda da porsi è cosa potranno fare e quali risultati utili potranno portare i consiglieri che oggi hanno fatto i consiglieri regionali.
Purtroppo di visite e di buoni propositi se ne sono fatti tanti su questo territorio e quello che è mancato è stato sempre il passo successivo.
Sara così anche stavolta? E ancora le prossime a seguire?
Le tre Marie avevano da fare,non sono potute venire,ennesima dimostrazione di grande interesse per i problemi che ci affliggono.Ma quando si sveglieranno i sulmonesi, con tutti gli abruzzesi, che si lasciano incantare da simili soggetti prima di andare a votare?
… ahahaha… i “ Due politici dell’opposizione sono venuti (o forse su invito?) accolti dalla “ sedicente “ delegazione di studenti e frequentatori della biblioteca “… una passerella inutile e inconcludente fatta per un po’ di visibilità e per dare il famigerato …
E pretendevate pure che le Consigliere Peligne elette dovevano partecipare?
A che cosa?
Ma per chi le avete prese… il popolo Abruzzese si è svegliato e ha votato nel 2019 e nel 2024… fatevene una ragione…
Che qualcuno mi spieghi come possa incidere una minoranza contro una maggioranza che ha grossi numeri. Visto che il problema è la carenza di personale, che portassero on Consiglio soldi per fare finalmente concorsi di livelli base
Avete chiamato Paolucci che l’ha chiusa la biblioteca.
Assurdo
Ha delle prove concrete da poter fornire a sostegno di questa sua affermazione ?
X legislatura (Giunta D’Alfonso – PD) dal 10/06/2014 al 09/08/2018.
Era il 16 maggio del 2017 quando fu chiuso Palazzo Portoghesi e ne seguì già da subito la promessa di una riapertura in tempi brevi (due anni) – fonte:corrierepeligno.it la brutta storia di palazzo portoghesi ancora chiuso a sulmona
Silvio Paolucci
Assessore nella X legislatura
Funzioni dell’assessorato:
Programmazione Economica;
Legge di Stabilità Finanziaria;
Programmazione Sanitaria;
Politiche del Benessere Sportivo e Alimentare;
Impiantistica Sportiva.
(fonte:regione.abruzzo.it silvio paolucci)
SILVIO PAOLUCCI ERA IN GIUNTA!
È cosa invece è stato fatto di positivo negli ultimi 6 anni per cambiare la situazione?
Perché mi sembra che nel frattempo, a livello regionale qualcosa sia cambiato…
E’ cambiato che non si è mosso nulla.
Chi può negarlo?
Lo strano è che in 6 anni di minoranza, Paolucci sull’APC di Sulmona si è sprecato solo questa volta.
Anzi no ne ha parlato nel suo blog silviopaolucci . it il 4 dicembre del 2019 con questo trafiletto:
Giunta lesta… con i tagli e lenta… con i bisogni degli abruzzesi
“La domanda alla quale Febbo e Campitelli che ormai comunicano in coppia non rispondono è: che fine farà la responsabilità de gli uffici APC di Lanciano e Sulmona? Cadranno sotto la scure dei tagli alla cultura oppure no? – si chiede il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci – perché sul tema nel Documento Economico e Finanziario della Regione per il triennio 2020-2022 alla voce cultura ci sono zero righe. Nessun indirizzo. Rapidi sempre a criticare chi c’era dopo un anno del loro governo, come possono argomentare l’assenza totale della voce cultura alle azioni programmatiche del triennio 2020-2022?”.
Ora valuti lei la sostanza dell’intervento, dell’articolo e del politico.
Il giretto di ieri ha “partorito” la Risoluzione rivolta all’Assessore competente e al Presidente Marsilio per chiedere alla Regione Abruzzo di impegnarsi per la tutela e la rinascita delle biblioteche regionali, che da troppi anni soffrono a causa della carenza di personale e per l’inadeguatezza delle strutture.
“Nella Risoluzione – hanno spiegato Paolucci e Alessandrini – chiediamo alla Giunta Marsilio l’impegno a porre più attenzione alle biblioteche regionali e nello specifico di implementare gli orari di apertura, con particolare riguardo alla Biblioteca “G. Capograssi” di Sulmona, come sollecitato dalla popolazione studentesca locale ( https://www.iltrafiletto.it/2024/10/02/l-caso-della-biblioteca-di-sulmona-accende-i-riflettori-su-tutta-la-regione-abruzzo/9-7633.html ).
Quindi un qualcosa per tutti gli APC della Regione e di “specifico” per l’APC di Sulmona maggiori orario di apertura, mentre della riapertura della sede orginale in piazza Venezuela… lettera morta.
Quindi, come al solito, funziona cosi: i responsabili a livello regionale per l’andamento delle cose che riguardano la politica in questo territorio, sono e continuano ad essere quelli del 2018 per le cose che vanno male, mentre sono i nuovi per le cose che vanno bene (quali?).
Un po’ troppo facile e ripetitivo questo ritornello, non trova?
Da dove deduce che io abbia ripetuto e usato questo ritornello?
Se così, la invito a leggersi o RIleggersi tutti i miei commenti su questo articolo, ne sono solo 4 al momento.
Se diversamente ho inteso io erroneamente, le porgo anticipatamente le mie scuse.
Infatti non mi riferivo a lei.
È il solito ritornello usato in politica, ora in voga più che mai, anche in questo territorio: tutte le responsabilità per ciò che non va , anche a distanza di anni, appartengono agli avversari, mentre i meriti per tutto ciò che funziona (??) ovviamente, sono da attribuire agli attuali.
Grazie per la sua rettifica.
Forse mi sbaglierò, ma non mi sono accorto di meriti regionali sul nostro territorio né tantomeno di vanterie.
Diversamente assisto sempre più ad una grave forma di apatia da parte dei cittadini nella più completa rassegnazione per una conclamata assenza di interessi e risultati da parte di questi erroneamente definiti politici per questa fetta di Abruzzo.
I fascisti al governo di questa regione stanno massacrando ancora di più il nostro territorio persino rispetto a quanto fatto da D’Alfonso. Le tre grazie due delle quali in consiglio da sei anni fanno go affari solo delle loro famiglie e di qualche lecchino che si accontenta delle briciole.
Intanto il nostro territorio muore e i sulmonesi accettano passivamente la totale assenza di investimenti e i furti di ciò che ancora ci rimane da parte dei territori limitrofi.
Le tre grazie non riescono manco a fare ripristinare una parvenza di collegamento con la capitale dopo che l’ avezzanese messo a capo di Tua li ha praticamente azzerati. Dovrebbero solo vergognarsi, loro e chi le ha votate.
Il tutto a riprova che QUI in vallata l’unione non fa la forza, anzi la dimezza per egoismi e interessi ai soli propri privati orticelli.
E la pietra dello scandalo di tutto ciò siamo noi elettori!