Declassamento evitato per l’Agenzia di Promozione culturale sia di Sulmona che di Lanciano. In base all’ultima delibera della Regione Abruzzo, infatti, è stata ripristinata la funzione organizzativa di entrambi i presidi culturali.
Da quando riporta la stessa, quindi, per quanto riguarda il centro di Sulmona, che poi interessa anche l’Alto Sangro, si tornerà alla promozione di attività e servizi attraverso interventi diretti, il sostegno e la collaborazione a progetti, proposte e eventi provenienti da enti, istituzioni, scuole.
Continuerà il servizio bibliotecario, l’organizzazione di letture, interventi di sostegno al patrimonio storico, artistico, culturale, archeologico e architettonico. Ed ancora attività di promozione del patrimonio librario. La gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare nonché l’impegno sulla Film Commission regionale e coordinamento del gruppo.
Attraverso questo atto, quindi, è stato scongiurato il declassamento dell’ufficio sulmonese inizialmente annunciato a fine gennaio scorso con conseguente accorpamento all’Agenzia di Avezzano. Non era tardato l’intervento dell’assessore regionale Febbo che aveva cercato di rassicurare sulle sorti del presidio peligno e quello della consigliera regionale Mariana Scoccia che aveva attribuito l’esito dell’Apc alle “divisioni, diffidenza e mancata collaborazione”, con il collettivo Altrementi tornato a denunciare il “deserto culturale” in atto in Valle Peligna.
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