Animali non tracciati, la Asl ordina l’abbattimento nella porcilaia

Per molti residenti della zona di Corfinio e Raiano è una buona notizia, perché quegli allevamenti spuntati come funghi, ma che producono carne da macello, sono diventati fortemente impattanti dal punto di vista olfattivo. Con la puzza, dicono alcuni, che arriva fino in piazza a volte.

Una delle porcilaie della zona, però, è ora destinata a ridursi: la Asl, a seguito di un sopralluogo, ha infatti deciso che una parte degli animali allevati (tra maiali e mucche) nella struttura alle porte di Raiano, vanno abbattuti.

E’ emerso che la struttura non possiede tutte le autorizzazioni urbanistiche e le altre previste dalla legge e che, per una parte degli animali ricoverati (20 vacche e 40 suini), non è possibile rintracciare la provenienza. La circostanza ha spinto la Asl a disporre l’abbattimento con distruzione, come prevede la legge in questi casi. L’allevatore, Massimo Donatelli, ha presentato ricorso al Tar Abruzzo che, tuttavia, è stato rigettato. Nei prossimi giorni si svolgerà un sopralluogo, da parte dell’azienda sanitaria, per verificare quali e quanti animali sono stati registrati.

La vicenda è finita anche sui tavoli della procura della Repubblica di Sulmona, per la verifica di profili di illecito che vanno oltre quello sanitario.

Il proprietario ha chiesto che vengano applicate delle prescrizioni, ma di evitare l’abbattimento. Ipotesi, però, che non è contemplata dalla legge che, al contrario, in caso di mancanza di tracciabilità degli animali, prevede il loro abbattimento e la distruzione.

6 Commenti su "Animali non tracciati, la Asl ordina l’abbattimento nella porcilaia"

  1. E alla fine pagano sempre gli animali, grazie al furbetto non incline alle regole che pensava di farla franca e alla Asl che si accorge della presenza di questo allevamento presente li chissà da quanto tempo, soprattutto in virtù del consistente numero di animali allevati.Se gli animali sono sani che bisogno c’è di abbattere, di causare altra sofferenza, valutare eventuali misure alternative che la legge consente.

  2. San Venanzio | 4 Luglio 2024 at 07:59 | Rispondi

    Certo che noi Italioti per “ fracassarci “ i coglioni da soli, siamo maestri mondiali o forse… planetari.
    Le strutture adibite a stalla sono abusive? Bene… abbattetele.
    Ma gli animali allevati, che non hanno una tracciabilità certa verificabile fin dalla nascita e certificata dal Servizio Veterinario, se sono sani e quindi idonei al consumo umano, a prescindere dalla tracciabilità ASL, sottoponeteli a sequestro, macellateli e la carne destinatela alle mense della CARITAS o delle famiglie bisognose… perché distruggerla ?
    A chi lo fanno il danno queste Leggi e disposizioni “ TAFAZZIANE “ ?

  3. La Guerra dei Poveri | 4 Luglio 2024 at 08:41 | Rispondi

    Il problema non è questo allevamento che cmq è iscritto quindi soggetto al controllo, il vero problema sono gli abusivi che fanno di peggio macellano clandestinamente vendono carne porta a porta senza nessun controllo sanitario di questo nessuno se ne occupa in valle Peligna è diventato un lavoro per molti senza subire controlli esistono gli allevamenti di galline per vendita uovo fresco porta a porta esiste la produzione di ricotta e formaggio sotto la cantina i LABORATORI di STAGUONATURA CLANDESTINI con la produzione di fresco e stagionato. Poi la produzione di PORCHETTA è diventata Famosa.
    Invece quest’imprenditore viene sanzionato perché ha sbagliato a riempire qualche carta.
    Meglio fare tutto in NERO ⚫️

  4. La Guerra dei Poveri | 4 Luglio 2024 at 08:43 | Rispondi

    Il problema non è questo allevamento che cmq è iscritto quindi soggetto al controllo, il vero problema sono gli abusivi che fanno di peggio macellano clandestinamente vendono carne porta a porta senza nessun controllo sanitario di questo nessuno se ne occupa in valle Peligna è diventato un lavoro per molti senza subire controlli esistono gli allevamenti di galline per vendita uovo fresco porta a porta esiste la produzione di ricotta e formaggio sotto la cantina i LABORATORI di STAGIONATURA CLANDESTINI con la produzione di fresco e stagionato. Poi la produzione di PORCHETTA è diventata Famosa.
    Invece quest’imprenditore viene sanzionato perché ha sbagliato a riempire qualche carta.
    Meglio fare tutto in NERO ⚫️

    • BoccaMiaTaci | 4 Luglio 2024 at 11:51 | Rispondi

      Questo imprenditore non hai idea di quante leggi stia violando spudoratamente e non perché “ha sbagliato a riempire qualche carta”. Ovunque va pensa di poter fare quello che vuole… E non lo spaventa di certo una sanzione. Anzi, continua imperterrito nel fare quello che gli pare infischiandosene della legge.

  5. BoccaMiaTaci | 4 Luglio 2024 at 11:45 | Rispondi

    Quiss ‘cchiù viola la legge e ‘cchiù è cuntiente.

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