Andrea Sedici, l’ampliamento diventa un caso politico. Margiotta: “Decida il consiglio”

Chiede la convocazione dei capigruppo il consigliere di opposizione al Comune di Pratola Peligna Vincenzo Margiotta per “far esprimere l’organo competente” sul progetto di ampliamento presentato “in modo formale o informale” dal giovane imprenditore pratolano Andrea Di Nino Malvestuto, il creatore di abiti da sposa coinvolto nei giorni scorsi in una vicenda che oggi rischia di diventare un “caso politico” e giudiziario. Perché ad aggiungersi alla querelle intercorsa tra l’amministrazione comunale di Pratola Peligna e il titolare del brand Andrea Sedici è quella di un consigliere di opposizione che al gruppo Pratola Bellissima pone alcune domande.

Riprendendo quanto affermato dallo stesso gruppo politico che in un recente comunicato definiva “irricevibile” la richiesta di Andrea Di Nino Malvestuto, il consigliere si domanda perché a prendere tale decisione non sia stato “l’organo competente in merito, ovvero consiglio comunale”. E sulla definizione di “informale” data alla richiesta avanzata da Pratola Bellissima secondo cui “il consiglio comunale non poteva essere chiamato in alcun modo ad esprimersi” il consigliere Margiotta si chiede ancora una volta perché.

“In attesa di poter visionare il progetto di fattibilità di Andrea Di Nino mi chiedo a chi sia stato consegnato e chi ha deciso di convocare tavoli informali in Comune ” continua Margiotta sottolineando che i componenti di Pratola Bellissima, il segretario comunale e i tecnici del Comune conoscono il progetto e “io che sono un consigliere di opposizione no”.

Una situazione intollerabile per Vincenzo Margiotta che non esita a ricordare alla sindaca che “cessioni di suolo pubblico ne sono state fatte in passato e alcune anche sotto la sua sindacatura e presidenza del consiglio comunale” e oggi nulla impedisce di “valutare l’interesse pubblico e votare, come è giusto che sia”. Senza escludere la possibilità di “cedere o concedere una parte di patrimonio pubblico a un privato che si assumerebbe l’onere di ristrutturare, abbellire, mantenere una scala o sotto scala”.

Ieri, intanto, lo stilista pratolano ha diramato tramite social un suo comunicato nel quale dà la sua versione completa dei fatti, ribadendo di aver proposto al Comune una miglioria e che per tutta risposta gli hanno “sparato addosso”.

7 Commenti su "Andrea Sedici, l’ampliamento diventa un caso politico. Margiotta: “Decida il consiglio”"

  1. A mio modo di vedere la questione, e credo sia quella più logica, la prima valutazione da fare è quella della legalità e cioè, che la richiesta non contrasta con norme e regolamenti, la seconda è che non leda gli interessi della collettività cioè, nessun cittadino venga privato dell’uso e godimento della res pubblica, accertati che i primi due passaggi sono fattibili rimane l’ultimo che è di carattere “concessorio” e giustamente lo valuta il Consiglio Comunale. Riflessione personale: non condivido nulla con Andrea Sedici ed ancor meno l’amministrazione che non ho votato ma, ripeto, soddisfatta la legalità e l’interesse della collettività, perché non concedere la possibilità di ampliamento dell’attività se fatta con criterio, sicurezza e perché no, anche con gusto e bellezza? E poi manteniamo un’attività che pare dia lustro alla nostra comunità ed offre occupazione. Certo ci saranno i malpensanti che diranno che è stato favorito il cugino della Sindaca, sempre i soliti intrallazzi. Ritengo sia stato molto peggio la variazione di destinazione d’uso dei terrenti appartenenti alla famiglia della Sindaca da agricoli ad edificabili. Anche in quel caso ha deciso il Consiglio Comunale.

  2. bye ,…..sta volta ha ragione Enzo Margiotta.
    e pure Andrea 16….
    .a prescindere dalla ragione o torto , effettivamente il comunicato dell’amministrazione mi sembra un po troppo offensivo.
    ps …. aiutate le aziende per cortesia . è una guerra fare impresa nelle nostre zone

  3. Il consiglio comunale tra cui Margiotta è chiamato a decidere l’ eventuale realizzazione di cose possibili. Se già da un incontro informale (come specificato nell’ articolo) il sindaco e i tecnici hanno definito il progetto presentato come “non legale” a cosa serve convocare il consiglio? È questo che non capisco…
    Se c’è qualcuno che può spiegarmelo mi fa una grande cortesia.

  4. È un lavoro artistico che andrebbe ad arricchire architettonicamente una scalinata classica.
    Tra l’altro la realizzerebbe a proprie spese.
    A me piace l’idea 👩🏼‍🎨

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