Ancora vandali all’eremo di Sant’Onofrio, il simbolo del degrado e dell’inciviltà

Nel giro di una settimana le condizioni di degrado dell’area pic-nic sottostante il parcheggio dell’Eremo di Sant’Onofrio sono ulteriormente peggiorate. Non è bastato il doppio input de IlGerme che da una parte voleva esortare il Comune ad intervenire e dall’altro sensibilizzare i cittadini ad un rispettoso uso dei beni culturali del territorio. Per ora disinteresse e inciviltà la fanno da padroni in un contesto che tutto deve essere tranne che di degrado.

Ad essere preda della maleducazione è, in particolare, l’area pic-nic sottostante il parcheggio, in balia di chi pensa di vivere il territorio senza responsabilità alcuna né, tantomeno, senza un briciolo di amor di patria. Ma comunque, non sono bastati rifiuti vari abbandonati in angoletti dell’area a solo qualche metro da un cassonetto vuoto, questa mattina le condizioni di degrado si sono manifestate in tutta la loro spiacevolezza con carte, lattine, bottigliette, mozziconi di sigarette abbandonati liberamente, senza riflettere, tra le altre cose, al rischio incendio che una sigarette gettata senza cura potrebbe far scaturire. Un tappeto, ma non di foglie. Per non parlare poi delle dubbie doti artistiche che hanno trovato massima espressione di sé in alcuni murales spuntati qua e là, particolari che lasciano pensare ad una frequentazione prettamente giovanile.

Non proprio una bella cartolina per una delle zone, vale la pena ricordarlo, più emblematiche del territorio, lì dove la storia di Pietro da Morrone si è trasformata in quella di Celestino V con il carico di bellezze architettoniche che hanno fruttato alla Valle Peligna una sostanziosa eredità. Un punto di partenza, inoltre, per alcuni sentieri e quindi dalla doppia potenzialità turistica nonché porta d’ingresso agli scavi di Ercole Curino.

Ora l’associazione Celestiniana si sta adoperando per cercare di limitare in qualche modo i danni, per cui spuntano ipotesi come quella di intermediare con il Comune gli orari di apertura con la chiusura della sbarra di accesso almeno durante le ore notturne. E quella, decisamente più importante, di sensibilizzare i visitatori attraverso cartelli vari.

Sulla questione è stata, ovviamente, informata anche l’amministrazione Casini. La Salvati assicura: “Rinnovo la segnalazione”, ma al momento tutto tace.

 

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