Ancora proteste dal fronte istituzionale contro il caro autostrade

Sulla nota dolente del “caro autostrade” intervengono i Sindaci dell’Aquila, di Avezzano e di Sulmona, Biondi, De Angelis e Casini e il Presidente della Provincia Caruso che giudicano la proposta di sconto – tramite Telepass – del 20 per cento sui pedaggi autostradali per i pendolari di Abruzzo e Lazio: “Insufficiente e inadeguata rispetto alle esigenze e le istanze che da settimane stanno arrivando da cittadini e sindaci stanchi di essere vessati e presi in giro”. Del resto la soluzione trovata da D’Alfonso e Zingaretti non risolverebbe i problemi che l’aumento del pedaggio su A24 e A25 – pari al 12.89% – sta provocando o potrà provocare in futuro perché finanziata attraverso la fiscalità generale.

“Settimane di mobilitazione, manifestazioni di decine sindaci, presidi ai caselli autostradali, incontri a Roma: tutto questo non è stato fatto invano – commentano ancora i Sindaci – la nostra richiesta era e rimane quella di sospendere gli aumenti indiscriminati che penalizzano le popolazioni delle aree interne della nostra regione. Una vittoria di Pirro, qualora si dovesse concretizzare, come quella dell’elemosina sulle tariffe di A24 e A25 per i pendolari non ci farà muovere di un centimetro dalle nostre posizioni e continueremo a lottare affinché i nostri cittadini non vengano considerati serie B e, per questo, tartassati da provvedimenti ingiustificabili che penalizzano non solo i pendolari ma l’intero Abruzzo, sia dal punto di vista commerciale sia da quello turistico”.

In Valle Peligna la protesta non ha preso piede forse perché gli amministratori sono impegnati su altre vertenze che incombono, ma nell’aquilano e nella Marsica sindaci e consiglieri regionali hanno dichiarato battaglia. Oggi sul suo profilo Facebook, Pierpaolo Pietrucci consigliere regionale dell’aquilano, ha lanciato la proposta di far tornare pubblica la gestione dei due tratti autostradali A24 e A25 alla scadenza della concessione.

Maurizio Di Nicola, consigliere regionale di Pescina sullo stesso social scrive: “La annunciata decisione di sostenere gli sconti anche con la fiscalità regionale di Abruzzo e Lazio mi lascia assolutamente insoddisfatto: due regioni con bilanci in difficoltà che devono attingere dalle proprie risorse per “proteggere”, per altro, i soli viaggiatori cd. “pendolari”. E gli altri? Credo che la protesta dei Sindaci e degli eletti nei confronti del Governo debba proseguire e mettere in campo azioni sempre più incisive e provocatorie” e poi propone una singolare forma di protesta: “pagamento del pedaggio con banconote di taglio grande (50, 100, 200 o 500 euro) e chiamare immediatamente le forze dell’ordine ove vi fossero problemi all’uscita dai caselli per questa legittima modalità di pagamento scelta, che obbligherà certamente il gestore ad una diversa gestione della cassa e, probabilmente, anche ad una riflessione sul come esso stia trattando ormai da anni i viaggiatori di questa infrastruttura”.

Sulla vicenda interviene anche la Vicesindaca di Secinaro, Noemi Silveri, una piccola realtà quella subequana ma certo non meno vessata dall’aumento autostradale. “Ci sono nostri compaesani – spiega Silveri – che vivono a Roma e che rinunciano a tornare nel weekend a causa del pedaggio. Questo sconto del 20% in favore dei pendolari è in realtà un favore fatto al concessionario che è l’unico che ci guadagna da tutto l’affare, a rimetterci sono gli abruzzesi, utenti e non del tratto autostradale, che dovranno pagare di tasca loro gli aumenti”.

Il “caro pedaggi” avrà ricadute sul turismo e intaccherà il redditi dei pendolari, di chi è costretto a prendere l’autostrada per raggiungere gli ospedali per non parlare dell’inevitabile aumento dei biglietti dell’autobus che arriverà puntuale. A tal proposito la Silveri dice ancora: “Lo scorso anno la Regione ha finanziato un bando che concedeva, entro certi parametri, l’abbonamento gratuito agli studenti per il trasporto pubblico locale. L’iniziativa è stata molto importante per i ragazzi e le ragazze del nostro comprensorio però all’inizio dell’anno scolastico corrente non è stata rinnovata. Ecco, la Regione dovrebbe finanziare e incentivare questo tipo di iniziative invece di regalare soldi ai privati”.

Solo mercoledì era arrivato il comunicato di alcune sigle degli autotrasportati, pronti se non si verrà a capo della vicenda, ad abbandonare le carreggiate autostradali e scegliere di transitare solo sulle strade statali.

Savino Monterisi

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