Anatocismo e usura, banca condannata

Anatocismo, spese non dovute e in alcuni casi tassi usurai: sarà la banca, per una volta, a pagare il cliente e non viceversa. Così ha deciso il giudice del tribunale di Sulmona Daniele Sodani che ha accolto il ricorso presentato da un imprenditore di Sulmona, condannando la Banca dell’Adriatico-Impresa San Paolo non solo ad annullare il credito richiesto, ma a pagare in aggiunta al cliente anche un “risarcimento” e le spese legali.


La storia inizia nel 1987 quando l’imprenditore, rappresentato dall’avvocato Armando Valeri, apre un conto corrente e tre anni dopo ottiene un credito di massimo scoperto di 50 milioni di lire. Da allora l’imprenditore lavora sul suo conto, versando, dirà alla fine la perizia, 126mila euro solo di interessi. Nonostante questo nel 2014 gli viene recapitato un avviso di apertura di una procedura per sofferenza, con un debito da pagare di oltre 72mila euro.
L’imprenditore non si dà per vinto, però, e si rivolge all’avvocato che dopo una paziente verifica sui conti tramite un consulente, riesce a dimostrare che quei soldi non erano dovuti, anzi.


Il giudice del tribunale di Sulmona ha riconosciuto che quegli interessi erano stati applicati senza un contratto tra le parti e, successivamente all’entrata in vigore della normativa che obbliga ai contratti (nel 1992), in modo unilaterale da parte dell’istituto di credito. Non solo: Sodani ha riconosciuto l’anatocismo da parte della banca (ovvero l’applicazione di tassi di interesse sugli interessi) e, per alcuni trimestri, anche l’applicazione di tassi superiori alla soglia di usura.
La sentenza, ora, stabilisce che non solo l’imprenditore non dovrà versare i 72mila euro richiesti, ma dovrà essere la banca a restituirgli poco più di 3mila euro, oltre a dover pagare le spese legali per 10mila euro.

3 Commenti su "Anatocismo e usura, banca condannata"

  1. Leggendo l articolo si evince che il contratto di apertura del conto era inesistente. In tali casi è facile vincere qualunque causa.
    Purtroppo ad oggi la Cassazione si è solo preoccupata di emettere sentenze a favore delle banche ( l ultima del 2019 a sez riunite) che rendono inutili eventuali cause sia per dimostrare applicazione di anatocismo e sia per dimostrare l applicazione di tassi usurari. Purtroppo vengono applicati ma non possono essere dimostrati

  2. Affermazioni destituite di ogni fondamento. Mi Citi, per cortesia, gli estremi di queste sentenze di legittimità …

    • Giancarlo Guarducci | 15 Novembre 2019 at 10:03 | Rispondi

      È diciannove anni che sono in causa con una banca ho fatto la denuncia per usura e anatocismo… Mi hanno riconosciuto solo anatocismo.. Usura no come può essere
      .. Mi potete aiutare a capire grazie

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