“Analfabeti politici”, la Nannarone chiede un esame di coscienza sul Cogesa

Arrivano le “delucidazioni” della consigliera comunale Teresa Nannarone sull’ultimo comunicato stampa della maggioranza di Palazzo San Francesco. Due i punti da chiarire per la Nannarone, il primo relativo al ruolo della minoranza che non “amministra la cosa pubblica” come gli esponenti della maggioranza hanno scritto ma “semmai controlla l’operato di quest’ultima cercando di condizionarne le decisioni e criticandone l’indirizzo politico per proporne uno diverso”. Una distinzione di ruoli che l’attuale maggioranza del Comune di Sulmona forse non conosce, a dimostrazione del proprio “analfabetismo politico”.

Al “piacere di accettare di convocare il consiglio comunale” su COGESA espresso dalla maggioranza nel comunicato è dedicata la seconda delucidazione di Teresa Nannarone per la quale “non sono i consiglieri di maggioranza a convocarlo, figuriamoci ad accettarlo”. È il presidente del consiglio comunale che “interrompendo i consiglieri di una certa opposizione” deve convocare il consiglio.

Delucidazioni che fanno da premessa a quello che la consigliera di minoranza torna a ribadire a proposito di una vicenda che non smette di provocare reazioni, soprattutto da parte dei cittadini preoccupati da quanto riportato dal’ISS a proposito dei ricoveri “in eccesso” per tumori ed altre patologie cardiache e invalidanti come SLA e distrofia. Cittadini che devono essere informati per “fare la necessaria prevenzione” continua la Nannarone secondo la quale sulla questione chiusura della discarica e della relativa responsabilità “si vuole tappare la bocca ai consiglieri che la pensano diversamente”. Forse perché, azzarda la consigliera “per chi è abituato a prendere ordini tutte le mattine sulla linea da seguire, libertà è un termina sconosciuto” e se così è, non resta che “compatire” mentre su COGESA e “si può e si deve dire”. A partire dal processo penale in corso e le responsabilità erariali, questioni su cui “tutti i consiglieri di maggioranza hanno preferito la via dell’indifferenza” non ottemperando nemmeno a quanto previsto nel novembre del 2023 dalla Corte dei Conti in termini di responsabilità.

Prosegue Teresa Nannarone ricordando le contestazioni mosse alle venti assunzioni fatte da COGESA “in situazione fallimentare”, contestazioni alle quali in consiglio comunale il sindaco rispondeva “di non esserne a conoscenza” ma sulle quali, aggiunge la Nannarone, nemmeno risulta che si sia attivato.

Questioni che si aggiungono a quella del numero eccessivo di malattie tumorali, una situazione già nota a tutti e per la quale, continua la consigliera di minoranza, nel mese di giugno dello scorso anno lei stessa aveva avanzato la “proposta, recepita dal sindaco, di istituire un fondo per attivare immediatamente uno studio epidemiologico”. “Cosa poi non fatta”. Come pure nessun seguito fu dato all’incontro che il sindaco di Sulmona insieme al consigliere Proietti ebbe nel novembre del 2022 a Napoli con il dottore Antonio Marfella, medico esperto di malattie oncologiche legate alla discarica della Terra dei Fuochi, “un incontro – ricorda la Nannarone – frutto dell’interessamento dell’onorevole Nicola Morra contattato dalla sottoscritta”. Da allora nessuno è intervenuto se non l’ARTA con la certificazione delle emissioni, i cittadini che hanno continuato a far sentire la propria voce e la magistratura. Colpa di una maggioranza che forse per la Nannarone si lascia manovrare se è vero che “si regge grazie a un transfugo dei civici, ha nominato assessore un sostenitore del civismo e ha votato per amministrare il COGESA un uomo dei civici incontrato dal sindaco nello studio del capogruppo PD Di Benedetto”.

Condotte che nascondono per la consigliera Nannarone la volontà di “restare abbarbicati alle poltrone” e non certo quella di amministrare per il bene dei cittadini, con le conseguenze che oggi ci troviamo a scontare. Perché, spiega la Nannarone “per affrontare il problema del COGESA” andava fatta una “verifica seria dello stato dell’arte” come da lei stessa più volte proposto e una selezione pubblica per scegliere l’amministratore e il direttore generale. Invece di “continuare a lottizzare il potere con accordi e accordicchi a tutela degli interessi di qualcuno e della intoccabilità di qualcun altro” conclude la consigliera invitando la maggioranza a “studiare i fondamenti della politica e della amministrazione di un ente locale”. Dopo aver fatto un esame di coscienza perché “è della vita e della salute dei cittadini che si parla”, in particolare di coloro che da anni “vivono sulla propria pelle le conseguenze della presenza di una discarica mal gestita e ormai satura” e che ciò nonostante ultimamente ha accolto anche rifiuti aquilani e di alcuni Comuni marsicani.

3 Commenti su "“Analfabeti politici”, la Nannarone chiede un esame di coscienza sul Cogesa"

  1. Io solo una cosa non capisco… È noto che ci sia un alta incidenza di tumori da tempo e pare sia colpita molto la zona dal tratturo a campo di Fano ecc. Si parlava di S.Cosimo.. Quella non ci riguarda??? Credo che siamo bombardati ad ampio raggio da cielo a terra, non ci riguarda???

  2. Una mera autocelebrazione dell’io ho fatto io ho contattato. a proposito di bene dei cittadini

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