Era arrivato a minacciare di intercettarla con lo scanner, per ascoltare e leggere tutte le sue conversazioni. Un controllo telematico, che sarebbe seguito a due anni (dal 2017 al 2019) di pedinamenti, azioni di sabotaggio all’auto della donna e del suo fidanzato e perfino minacce all’avvocato della sua vittima. Tutto per un amore mai corrisposto, di cui lo stalker non si faceva capace.
La Corte d’Appello dell’Aquila ha così confermato la condanna per Isidoro Decio D’Addario, 44enne di Pescasseroli, che già in primo grado era stato condannato ad un anno e tre mesi di reclusione. I giudici di secondo grado hanno in realtà ridotto la pena ad otto mesi, imponendo una provvisionale di 3mila euro, in attesa della causa civile che dovrà riconoscere il danno in separata sede.
Minacce e atti persecutori il reato contestato, a cui la Corte d’Appello ha abbonato le aggravanti, riducendo la pena.
“Amore non corrisposto” ??