I carabinieri del nucleo operativo antisofisticazione del Nas hanno diffidato la Asl per le irregolarità riscontrate nella gestione e manutenzione delle ambulanze dell’ospedale di Sulmona.
I militari del comandante Domenico Candelli hanno eseguito nei giorni scorsi un controllo di routine nella struttura sanitaria, rilevando carenze strutturali e tecnologiche nelle ambulanze che sono a servizio del nosocomio peligno.
In particolare, dal punto di vista strutturale, hanno segnalato i carabinieri, non è individuato uno spazio coperto destinato ai mezzi di soccorso operativi e in quello presente la colonna elettrica per l’effettuazione delle ricariche dei presidi della autoambulanze è scoperta ed esposta ad intemperie. Le carenze strutturali riguardano poi anche gli spogliatoi e i servizi igienici con doccia del personale, che non sono distinti per sesso, come prevede la normativa sulla salute e la sicurezza sul lavoro.
Più gravi, probabilmente, sono poi i rilievi fatti sui requisiti minimi tecnologici: nelle ambulanze sulmonesi non è infatti presente un sistema radio fisso canalizzato e collegato al sistema radio della centrale operativa del 118; mentre l’unico frigorifero per i farmaci presente è sprovvisto del controllo esterno per la temperatura.
Di qui la diffida del Nas di Pescara che ha contestualmente indirizzato il verbale a tutti gli organi di controllo perché si effettuino verifiche sull’adempimento delle prescrizioni fatte.
Se uno si conforma con i regolamenti e le cose che sono scritte,allora bisognerebbe chiudere gli ospedali italiani. A cominciare dai posti letto che non sono parametrati allo spazio disponibile, ai servizi igienici e WC, spesso promiscui, agli ambulatori e quant’altro. Per attenersi ai regolamenti ci vogliono i quibus, c’est l’argent qui fait la guerre, diceva un tale. Fate una capatina anche a C.D.S. cari NAS e poi scrivete che quello è un ospedale dove tutto fila liscio. Altro che ambulanza. E del personale carente nulla hanno da dire i NAS?