Formalmente scade domani la proroga per l’elaborazione dati, uno dei tanti servizi gestiti dalla cooperativa Satic. Di fatto, ieri, è stato per i sette addetti (tra ufficio tributi e farmacia) l’ultimo giorno di lavoro.
Al momento non ci sono infatti ordini di servizio, anche se il Comune si è impegnato già lunedì o martedì a fare un’ulteriore proroga nelle more di una gara d’appalto. La storia è sempre la stessa, tra timori di irregolarità e firme a dirigenti alterni: la storia del caos amministrativo a palazzo San Francesco che da quasi un mese vede i lavoratori della Satic occupare l’Aula consiliare in particolare per il mancato rinnovo del servizio di front e black office (tra cui l’ufficio sisma).
“Sarà però la settimana decisiva – spiega il presidente della cooperativa, Sigismondo Canepari – perché o si chiudono le gare o si chiude la Satic, o meglio saremo costretti a prendere decisioni drastiche”.
La via è quella del licenziamento collettivo, anche perché oltre al servizio elaborazione dati nel quale sono impegnati sette lavoratori, scade martedì prossimo anche il servizio tecnico dove ce ne sono altri tre. Se la proroga o affidamento diretto non dovesse arrivare, insomma, resterebbero fino alla fine di giugno solo quattro (quelli dei servizi informatici, per i quali c’e stato un avviso a cui hanno risposto in due) dei ventotto lavoratori della cooperativa.
I funzionari regionali, una sorta di commissari, giunti a Palazzo hanno però già smosso qualche carta e sembra che anche il servizio front e back office, spacchettato in tre lotti, dovrebbe andare presto a gara, mentre quello della guardiania, dovrebbe vedere sempre in settimana l’aggiudicazione definitiva alla Creaservice (ma non si sa quanti lavoratori riassorbirà).
Il clima a Palazzo, però, è tutt’altro che rilassato: l’arrivo dei “commissari” regionali non sembra essere stato troppo gradito dall’apparato burocratico, tanto che si dice che sulla scrivania del sindaco Casini siano passate lettere infuocate e annunci di eccellenti divorzi.
Vedremo, si vedrà: la città aspetta se non di voltare pagina, almeno una luce per ricominciare a vedere qualche contenuto.
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