Alto Sangro senza guardia medica. Romano propone l’esercito per garantire il servizio

Via il camice, al suo posto la mimetica. Le propose del direttore generale della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila presenti in una lettera indirizzata al Capo di Stato Maggiore e al Comandante del IX Reggimento Alpini sono chiare: utilizzare l’esercito in Alto Sangro per garantire il servizio di continuità assistenziale in Alto Sangro. Il territorio da mesi soffre per l’assenza della guardia medica nei Comuni di Pescocostanzo, Castel di Sangro e anche Pescasseroli. E se per le prime due località c’è il presidio ospedaliero altosangrino, diversa è la situazione di Pescasseroli, a quaranta minuti di mezzi da Castel di Sangro e da Avezzano.

Il contenuto della lettera confidenziale riporta le gravi difficoltà che la Asl incontra per soddisfare le esigenze della popolazione altosangrina, alla quale non può essere negata un’adeguata risposta in termini di assistenza medica. “Per questa ragione – si legge nella lettera – si richiede la disponibilità di personale medico (dell’Esercito, ndr) da adibire in via emergenziale e per un periodo di tempo limitato al servizio concernente prestazioni di assistenza primaria”. Un periodo di tre mesi, rinnovabile. Romano ribadisce che l’azienda avrebbe “espletato, inutilmente, tutte le formalità volte ad acquisire personale medico”.

“Appare del tutto evidente una ammissione di inadeguatezza e di incapacità da parte della stessa Asl – commenta il sindaco di Pacentro, Guido Angelilli – che, chiedendo l’intervento dell’Esercito che ha il compito istituzionale di intervenire qualora richiesto, in caso di pubbliche calamità e in altri casi di straordinaria necessità ed urgenza, ha messo a nudo la vera “strategia” che si vuole adottare per fare fronte al famoso problema delle cure in Alto Sangro: provare a “calmare gli animi” di chi in queste settimane sta rivendicando il diritto alle cure e alla salute, facendo si intervenire l’Esercito, ma solo, pare, per i prossimi tre mesi. Guarda caso il lasso di tempo in cui in Abruzzo si sta procedendo con la campagna elettorale”.

“Ma noi cittadini e amministratori delle aree interne – prosegue il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali -, a dispetto di quanto sembra pensare la dirigenza Asl, non siamo così ingenui e non ci faremo prendere in giro. Non più! Continueremo a fare sentire la nostra voce e a protestare assumendoci la responsabilità di trovare soluzioni valide quando gli abruzzesi, alle elezioni del prossimo 10 marzo, ci daranno la loro fiducia. Quello che serve alle aree interne non solo soluzioni tampone ma risposte certe e a lungo termine perché con la salute delle persone non si scherza”.

Meno di due settimane fa la Cgil dell’Aquila aveva chiesto al prefetto un vertice per risolvere il disagio sanitario arrecato a migliaia di cittadini altosangrini. Già nel 2022 l’organizzazione sindacale fu promotrice di una raccolta firme che vide la sottoscrizione di oltre 500 cittadine e cittadini affinché venisse ripristinato correttamente e secondo il fabbisogno sanitario del territorio il servizio di 118 con ambulanza medicalizzata. Dopo quasi due anni e le condizioni sembrano addirittura peggiorate, alla precaria situazione del servizio di 118 si è aggiunta in questi mesi la carenza del servizio di continuità assistenziale.

6 Commenti su "Alto Sangro senza guardia medica. Romano propone l’esercito per garantire il servizio"

  1. Chiude tutto ….sprofondiamo tutti sempre di più ….specie nelle zone dell’entroterra !
    Ma per rete 4 va sempre tutto bene ….spegnete le televisioni e’ ribelliamoci al monopolio televisivo .

  2. È sempre più evidente ormai.tasse fa superpotenza e servizi inesistenti

  3. C’è sempre il Molise a due passi
    I collegamenti sono buoni e gli ospedali lì sono sovradimensionati

  4. Polvere di stelle | 23 Gennaio 2024 at 20:30 | Rispondi

    Ma come, i soldi per le scuole private di cucina si trovano (1,5 milioni di euro)mentre per la salute pubblica no?

  5. Esercito a garantire la sanità pubblica?
    Se una cavolata del genere la dicesse mio figlio di 3 anni allora capirei: “poverino, è noto ieri. Ha ancora tanto da imparare!”.
    Ma se la dice il direttore della ASL1 il pensiero che mi passa per la testa è che costui non sa quel che dice e sta rubando lo stipendio.
    Qual è la funzione dei militari secondo questo pover’uomo?
    Tappare i buchi nell’ amministrazione? Pensa questo?
    E se poi mancheranno gli insegnanti, mandiamo l’esercito sulle cattedre?
    E se mancano treni e macchinisti mandiamo carrarmati e carristi a garantire la mobilità pubblica?
    Spero che nella ASL1 sia rimasta una camicia di forza da dare al loro direttore, assieme a una flebo di calmante!

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