Alta velocità Pescara-Roma, la suggestione di Iezzi

Il Centro Abruzzo deve ritornare ad essere attrattivo se vuole provare a non soccombere per sempre. Questo può essere realizzato soltanto tornando ad attirare i consumi e per farlo servono nuove infrastrutture, serve un moderno e veloce collegamento con Roma e Pescara. Questa è la visione di Franco Iezzi che come presidente dell’associazione Ars – Azione ricerca e sviluppo – ha organizzato un incontro centrato proprio sul corridoio Est-Ovest di metà Appennino.

“Una concreta opportunità di avvio del più grande progetto di sviluppo della nostra Regione” è questo il titolo del convegno che vedrà ospiti illustri: l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile, il presidente della Fondazione Censis Giuseppe De Rita, il presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture Luigi Giampaolino e il governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

“È finito un certo sviluppo abruzzese basato sulle autostrade – spiega Iezzi -. I dati sull’export regionale negativi, a differenza di quanto accadeva in passato, parlano chiaro. Servono infrastrutture all’altezza dei tempi. Fu fatto per le autostrade e adesso deve essere fatto per le ferrovie, è una sfida che riguarda anche la salvaguardia del clima quella di passare dal trasporto su gomma a quello su ferro”.

Tutte le volte che ha provato nella sua passata vita politica a sollevare la necessità di “rivitalizzare” la dorsale ferroviaria Roma-Pescara, racconta Iezzi, la risposta era stata sempre la stessa: un secco e sonoro “no” a causa della mancanza di fondi e risorse. L’importanza del convegno, spiega Iezzi, starà proprio nel fatto che finalmente si è trovato il modo per riuscire a superare il grosso ostacolo economico, ma i dettagli di ciò verranno enunciati dai relatori venerdì 27 settembre alle ore 17, nell’Auditorium centro pastorale diocesano di via Roosvelt a Sulmona.

S.M.

7 Commenti su "Alta velocità Pescara-Roma, la suggestione di Iezzi"

  1. mamma me.. per favore…lasciate spazio alle nuove generazioni. avete fatto danni per i secoli a venire…

  2. Ferroviere in 1 87 | 24 Settembre 2019 at 19:04 | Rispondi

    Alta Velocità per nemmeno 200 km?!? La soluzione è raddoppiare subito il tratto Sulmona – Pescara ( e addio bretella ) per avere subito un importante sbocco veloce sull’Adriatica per riuscire ad intercettare i treni a lunga percorrenza che qui vi transitano. Lato Roma c’è l’Appennino, c’è poco da fare se non sfruttare quello che sta succedendo sul versante laziale, ovvero con il raddoppio Termini- Guidonia per utilizzare i binari della Roma-Pescara come metro di superficie con treni metropolitani a cadenza di 15 minuti. Dopo Guidonia, arrivare a Tivoli dovrebbe essere un impresa raddoppiare in virtù del dislivello che il treno affronta, meglio un raddoppio Tivoli – Valle dell’Aniene. Da qui ulteriore scalata a binario unico come è ora fino ad arrivare a Riofreddo e raddoppiare fino a Carsoli, la Piana del Cavaliere. Ulteriore singolo binario fino a Sante Marie poiché il tunnel del Monte Bove è anche bello lungo in sé e da solo costerebbe una follia raddoppiarlo. Da Sante Marie a Celano si potrebbe raddoppiare gran parte della Marsica.
    Considerando un doppio binario fino a Bugnara, il Gran Ponte d’Italia invece che girare a dx, andrebbe rifatto con lo sbocco a sx senza fare il giro via Goriano, per fare qui una variante di tracciato ed immettendosi immediatamente sotto Cocullo. Questa sola variante, ridurebbe il tempo di percorrenza Sulmona-Avezzano di 30′ minuti, il che paradossalmente potrebbe, da sola, rendere di nuovo appetibile la linea.

  3. Un progetto ambizioso ma utilissimo per uno sviluppo del nostro territorio.

  4. 200 km x Av tutta in galleria? Pagata con quale traffico?

    Forse sarebbe necessario un upgrade dove possibile visti i limiti tecnici del tracciato e di traffico verso Roma .

    dirottare quei soldi sul potenziamento della dorsale adriatica e del trasporto locale con un maggior numero di corsa

    Una AV per Roma nn sta minimamente in piedi in termini di costi.

  5. Una linea degli ultimi decenni dell ottocento , tanto c è lu postale decine di corriere manco attraversassimo le Ande, è i treni lì chiamano RV regionali veloci …3h e 20 minuti nella migliore delle ipotesi altrimenti cambio ad Avezzano e doppio altrimenti cambio anche a Sulmona. Naturalmente poca gente e quindi pochi treni …vergogna vergogna. La gente stretta sui torpedoni non ne può più flixituadifonzodifebodicarloprontobus ma Trenitalia invita a visitare borghi incantati e paesaggi da favola col trenino ciufciuf con velocità media di un motorino da 50cc

  6. Non riusciamo a fare la metropolitana di superficie Pettorano Pescara questa si ad alta velocità, figuriamoci Pescara Roma.Il nostro riferimento è Pescara cioè l’adriatico non Roma.

  7. Ferroviere in 1 87 | 25 Settembre 2019 at 13:38 | Rispondi

    L’Alta Velocità per tratti brevi non conviene farla.. Conviene in Italia farla per determinate tratte, ovvero Torino-Venezia, Milano-Roma, Milano-Lecce.
    Progettare tra le dorsali Adriatica e Tirrenica invece un sistema di Alta Capacità, puntando su varianti di tracciato e raddoppio di binario ove possibile può essere una soluzione. Con i soldi avanzati senza necessariamente rincorrere opere faraoniche, si può investire in nuovo materiale rotabile, poiché il RV Roma-Pescara, adotta ancora carrozze MDVE ( Medie Distanze Vestibolo Esterni ) degli anni ’70.

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