Le alghe, il topo e le erbacce. No, non è un racconto di avventure per ragazzi e nemmeno un richiamo alla “Fiera dell’est” di Branduardi, ma la fotografia reale di questa giornata sulmonese. Una città, “fiore all’occhiello della Valle”, che si prepara ad accogliere l’ondata di turisti per il ponte del primo maggio, e che, osservando il via vai di camper e selfie, sembrerebbe ben nutrita.
Visitatori già presenti lungo corso Ovidio e qualcuno già di ritorno da quel fontanone di piazza Garibaldi, molto probabilmente qui l’espressione di meraviglia per la bellezza architettonica dell’acquedotto potrà poi cedere il passo e cozzare davanti al ribollir di unto e luridume delle acque di quella fontana “sempre verde”, è il caso di dirlo, tra alghe e altre presenze, negli scatti di cittadini e turisti per il suo stato non proprio limpido. Di nuovo sporca, nell’attesa di una ripulitura si spera solerte, porta a galla questa volta pezzi cartacei della manifestazione dello scorso sabato 21 aprile, mica ieri, inutile qui filosofeggiare sulle responsabilità di chi o che cosa, perché, nell’ondata di 10 mila persone nel sabato ambientalista sulmonese, un figlio della mamma dei cretini può sempre capitare insomma.
Pochi metri dopo il fontanone prendendo per via D’Eramo, nel pieno del centro storico, un topo, questa volta morto, finito probabilmente sotto un auto, che ci ricorda la possibilità non proprio remota di incontrare qualche esemplare nei vicoli. Un servizio, quello della derattizzazione e disinfestazione, dove il Comune ha deciso di fare una gara a tempo ormai scaduto (e gli effetti si vedono), facendo tra l’altro quasi raddoppiare il costo dello stesso. Rifiutata l’offerta della Biblion, storica ditta addetta, infatti, è stata espletata una gara che è stata aggiudicata ad una impresa di Corropoli (Te) al prezzo per un anno di circa 5mila euro, quando la Biblion, con trattativa privata, aveva offerto 9mila 400 euro per tre anni.
A dare il colpo di grazia le immagini quasi giunglesche di alcuni punti del capoluogo peligno, solo qualche giorno fa porta Japasseri si presentava così (foto). Doveroso dire che l’assessore Angelone sta organizzando squadre, facendo ripulire e tagliare erbacce qua e là, come i famosi giardini pensili in via Mazara. In queste ore a lavoro per ripristinare un’immagine di pulizia rimuovendo un bel pò di ingombro, arriva il ringraziamento dell’assessore ai volontari delle frazioni, stimolando ad una sana collaborazione tra cittadino e ammnistrazione per contribuire alla cura degli spazi pubblici.
“L’amministrazione supporterà i volontari delle frazioni, agevolando il loro impegno, valorizzando questo tipo di operazioni e soprattutto andando incontro alle loro esigenze”. Sono 150 iscritti che come ricorda Angelone “continuano instancabilmente ad occuparsi della manutenzione e al decoro delle zone pedemontane, raggiungendo anche aree meno periferiche della città, come hanno fatto in questi ultimi giorni”. L’assessore fa la sua chiamata ai sulmonesi “Voglio lanciare un appello ai cittadini affinchè contribuiscano a mantenere pulita la città, contro forme di inciviltà e a favore del decoro delle aree in comune, cominciando dagli spazi prospicienti le proprie abitazioni o le attività commerciali”
Tra operazioni di ripristino e buona volontà la strada da fare e da potare è però ancora lunga e così pure i perimetri da passare in rassegna, come nell’area di ponte Vella, vegetazione alta e rigogliosa quasi da non scorgere il fiume, erba che non sarà poi mica cresciuta tutta quanta in una notte.
Anna Spinosa
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