Ci sono anche GaglianoAterno e Introdacqua per il Centro Abruzzo tra i comuni in cui sarà presto istallata la rete 5G e avviata una nuova sperimentazione in tema di connessione.
Un bel passo avanti, si direbbe, che si accompagna però ad una serie di polemiche, prima fra tutte la radioattività delle frequenze e quindi i possibili effetti nocivi sull’uomo. E per ultimo, non meno importante, il silenzio che ha accompagnato il progetto.
Partita in 120 comuni italiani, questa tecnologia dovrebbe arrivare “a 10-50 Gigabit al secondo entro due anni e 100 Gigabit entro il 2025, contro 1 Gigabit dell’attuale 4G adottato in Italia” si legge nella nota testata giornalistica ambientale GreenMe.
È sempre sul suo sito che si legge di un progetto bloccato in Belgio a causa proprio della potenza dei campi elettromagnetici e dei rischi ad essi connessi, troppi i timori per i cittadini. Un team di scienziati internazionali ha addirittura sostenuto i rischi per la salute attraverso la promozione di una campagna.
In base ad alcuni articoli scientifici pubblicati queste radiofrequenze comporterebbero “alterazione del ritmo cardiaco, modificazione dell’espressione genica, alterazione del metabolismo. sviluppo alterato delle cellule staminali e cancro”.
Trento e Roma, per dirla tutta, hanno rifiutato l’istallazione delle antenne.
In Abruzzo gli altri comuni coinvolti sono: Civita d’Antino; MorinoCastiglione a Casauria; Brittoli; Canistro; Barete; Tossicia; Montebello di Bertona; Fresagrandinaria.
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