Nessun accordo sulle nomine all’Agir: la riunione dei sindaci tenutasi ieri all’Hotel Meeting si è chiusa infatti con un nulla di fatto. Quella che doveva essere la consacrazione della sindaca di Sulmona Annamaria Casini come rappresentante in seno all’autorità regionale per la gestione dei rifiuti, infatti, si è trasformato in un imbarazzante gelo istituzionale.
La proposta fatta dal solo sindaco di Pettorano di indicare la collega di Sulmona come rappresentante, infatti, non ha ricevuto alcuna adesione da parte degli altri primi cittadini, con, anzi, un’aperta polemica del sindaco di Vittorito Carmine Presutti sul monopolio dei gerosolimiani nelle partecipate: Cogesa, Saca, Consorzio di bonifica.
Il territorio, insomma, continua a rimanere fortemente lacerato dopo la ferita inferta lo scorso anno con la nomina forzata del presidente Cogesa Vincenzo Margiotta, una ferita che sanguina in modo particolare visto la progressiva perdita di peso politico dell’ex assessore regionale.
I sindaci, a dirla tutta, non sono riusciti a mettersi d’accordo neanche su chi e come dovrà andare a contrattare con la Regione uno strapuntino nell’autorità di gestione, dalla quale tra l’altro dipendono anche le tariffe che, si è detto nell’assemblea, potrebbero aumentare con la nuova organizzazione.
Una strategia, visto lo scarso peso dei numeri che il territorio ha, potrebbe essere quella di indicare un nome di un sindaco sotto i 5mila abitanti che, secondo il regolamento dell’Agir, dovrebbe essere garantito tra i sette consiglieri di amministrazione del nuovo ente sovraterritoriale. Di qui la necessità di scartare Sulmona e Pratola e le ipotesi di piccoli sindaci che sappiano farsi sentire all’interno dell’Agir.
Partita aperta e che resta aperta fino al 7 luglio quando si procederà alle nomine.
Aperta e senza concrete possibilità di attuazione resta poi l’ipotesi della modifica allo Statuto del Cogesa che dovrebbe essere approvata nell’assemblea del prossimo 26 giugno per poterne fare di fatto una multiutility che gestisca non solo i rifiuti, ma anche il verde pubblico, i servizi cimiteriali e la bollettazione. Ad oggi non risultano convocati infatti i consigli comunali che dovrebbero avallare la scelta, così come deciso e indicato nell’ultima riunione del controllo analogo e come ribadito dal parere espresso dal segretario comunale di Sulmona.
A cinque giorni dall’appuntamento nessuno ha infatti neanche convocato l’assise per discutere la questione che, a meno di colpi di mano, a questo punto, difficilmente potrà essere vagliata nella prossima assemblea dei soci.
A Gerosolimo gli rimane solo di tagliare i cocomeri. Oltre al peso hai perso pure i voti. Mandiamo a lavorare questi parassiti