La telefonata è arrivata ieri nel tardo pomeriggio, quando l’agente di polizia penitenziaria di via Lamaccio aggredito con olio bollente da un ergastolano, aveva cominciato a riprendere un po’ le forze. “Verrò a Sulmona a trovarti – gli ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini – la vostra sicurezza viene prima di ogni cosa”. Una telefonata molto apprezzata dalla vittima dell’aggressione e dai suoi colleghi, anche e soprattutto perché, come denunciato dai sindacati, sulla gestione dei carceri in Italia è necessario un ripensamento a tutto tondo.
Quando il ministro verrà a Sulmona, però, al momento non è dato sapere, difficilmente, però, prima di sabato, visti anche gli impegni per la chiusura della campagna elettorale, a meno che anche questa visita nei sia parte della campagna stessa.
Salvini non è stato l’unico dell’esecutivo d’altronde a mostrare solidarietà e vicinanza al 47enne di Vasto: sull’episodio di via Lamaccio, infatti, è intervenuto ieri anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che in un post su Facebook ha espresso la sua vicinanza: “Quanto accaduto non è accettabile, perché chi fa semplicemente il suo dovere non può essere sottoposto a tanti e continui rischi per la propria incolumità – scrive il Guardasigilli -. Da qui bisogna partire: la sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria viene prima”.
Le condizione della vittima dell’aggressione, intanto, migliorano, mentre il detenuto è stato sottoposto ad arresto in carcere. “Si tratta di un soggetto altamente asociale – spiega il direttore della casa di reclusione di Sulmona, Sergio Romice – che già prima era sottoposto alla misura dell’isolamento diurno che è la massima restrizione possibile. Ora l’accusa di lesioni aggravate si va ad aggiungere al suo lungo curriculum criminale per il quale sta scontando diversi ergastoli”.
Commenta per primo! "Agente aggredito, Salvini: “Verrò a trovarti”"