Addio partigiano: è morto Gilberto Malvestuto

“Sorella morte può arrivare da un giorno all’altro”, così diceva ai nostri microfoni due anni fa, quando lo intervistammo, in piena pandemia, per i suoi cento anni. Un traguardo che Gilberto Malvestuto, il comandante, il partigiano, non avrebbe mai pensato di raggiungere, lui che ha combattuto in prima linea, che ha contribuito a liberare l’Italia, tra i primi ad entrare con la Brigata Maiella a Bologna il 21 aprile del 1945.

E sorella morte è arrivata questa mattina per il partigiano, lo ha accarezzato e poi abbracciato nella sua stanza della Casa di riposo dove ormai da anni viveva serenamente, lucidamente e anche contento dell’Italia democratica che il suo coraggio e quello dei suoi compagni, hanno contribuito a creare.

L’ultimo dei comandanti della Resistenza, se n’è andato tra gli affetti della famiglia e di una comunità che gli è stata grata per le sue imprese, per il suo contributo alla libertà e per i suoi ideali.

Nel 2021 la città di Sulmona gli aveva assegnato il riconoscimento istituzionale più alto, il Sigillo di Re Ladislao e, quello stesso anno, Il Germe lo elesse a personaggio dell’anno, con un evento al cinema Pacifico che coinvolse l’Anpi nazionale e più in generale tutta la comunità, orgogliosa per un personaggio che ha fatto la Storia migliore d’Italia e non solo.

Il gesto che rimarrà più impresso è però quello del 17 aprile di due anni fa, quando, per il suo centesimo compleanno, Il Germe organizzò sotto la sua stanza una serenata improvvisata. Una trentina di persone a cantare Bella Ciao e che lui ricambiò togliendosi il cappello. La statura di un uomo che ringrazia.

“Non sono un eroe, ho fatto solo il mio dovere, quel che andava fatto”, ripeteva ad ogni intervista, cercando di spiegare come il suo arruolamento nella Brigata Maiella, di cui comandò il reparto artiglieri, era un atto dovuto, necessario, irrinunciabile. Una scelta di vita. La scelta giusta.

Poi, dopo la guerra, l’impegno nell’Anpi, nell’Istituto abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea e quello costante nel veicolare e difendere gli ideali di libertà.

Un monumento della Storia d’Italia, che l’Italia ha difeso e costruito. Addio comandante, addio partigiano.

(aggiornamento)

La camera ardente di Gilberto Malvestuto sarà allestita questo pomeriggio nell’Aula consiliare di palazzo San Francesco (fino alle ore 19 di questa sera e poi domattina dalle 8,30), mentre il funerale si terrà domani alle ore 15 presso la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice. La salma sarà poi tumulata al cimitero di Sulmona nella cappella di famiglia.

7 Commenti su "Addio partigiano: è morto Gilberto Malvestuto"

  1. Riposa in pace grande partigiano. Un altro pezzo di storia della nostra comunità che ci lascia.
    La sua vita per me rimane una grande lezione di libertà dignità responsabilità senso del dovere e patriottismo.

  2. Ci sono buffe persone che dedicano solo parole e finti gesti d’Amore per il bene comune !!
    E Poi c’ è chi ,come Gilberto Malvestuto , ha sacrificato la vita per la libertà senza darsi vanto ….con i fatti e nel silenzio !
    Onore a questo nostro concittadino e che sia di esempio per le nuove generazioni !

  3. Che il sacrificio non vada mai dimenticato! onore a te e tutta la Brigata Maiella! Riposa in Pace.

  4. Luigi Gagliardi | 1 Marzo 2023 at 13:19 | Rispondi

    Oggi abbiamo perso un grosso pezzo di umanità.

    Nessun uomo è un’isola,
    completo in se stesso;
    Ogni uomo è un pezzo del continente,
    una parte del tutto.
    Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare,
    la Terra ne sarebbe diminuita,
    come se un Promontorio fosse stato al suo posto,
    o una magione amica o la tua stessa casa.
    Ogni morte d’uomo mi diminuisce,
    perché io partecipo all’Umanità.
    E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana:
    Essa suona per te.

  5. Grazie, Gilberto per tutto il bene che lasci qui su questa terra che esserti lieve
    Condoglianze ai tuoi cari. A noi la consolazione di averti conosciuto. R.i.P.

  6. R.I.P. Gilberto, sei stato un simbolo, un riferimento per tre generazioni.
    Guido L.

  7. La cosa che fa pena e’ che alcuni pseudo politicanti della nostra zona non hanno
    Speso una parola di compianto ….zero , niente …nemmeno un ciao !
    poi fanno proclami del caxxo sul loro Facebook pure su una lampadina che cambiano !
    Vergugnetv per quello che siete ….
    Onore a Gilberto Malvestuto

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