AcquaVella, ok al progetto in zona Cesarini. Lavori al via la prossima settimana

Il progetto “AcquaVella” parte in zona Cesarini. Se non al novantesimo, quasi al triplice fischio, a causa degli ultimi adempimenti burocratici da risolvere. La validazione degli interventi che interesseranno il parco fluviale è arrivata, e in settimana la giunta del Comune di Sulmona darà l’assenso, designando anche il direttore dei lavori. Interventi legati al Pnrr, con il 30% da rendicontare (come farà Maia Scavi) entro il prossimo 30 settembre. Tutto di corsa, pur di non perdere i 3 milioni di euro stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per le opere di riqualificazione del Parco “Augusto Daolio”.

Le prime ruspe, invece, si dovrebbero vedere all’opera solo la prossima settimana. I lavori sono ingenti, con un progetto che sostanzialmente cambierà i connotati al polmone verde di Sulmona. Vari percorsi, un’area con sgambamento cani con panchine e giochi, oltre a un angolo riservato alle strutture ricreative per i bambini.

Ad essere ritoccato sarà anche il verde, con una piantumazione di nuove piante. Il progetto prevede la ricostruzione dell’orto botanico, in vetro e in alluminio. Il teatro sarà oggetto di ritocchi, con le sedute in legno. I bagni verranno spostati, per far posto ad un angolo ristoro. Poi il sottopasso, ciclabile e pedonale, che dall’ingresso di via circonvallazione orientale risbucherà all’ingresso dell’area camper. Lato fontana Japasseri, invece, sarà riammodernato con un camminamento a metà costa della strada, in pavimentazione bianca, che affaccia sotto la storica fontana, ripulita e valorizzata con una nuova illuminazione.

Insomma, il Daolio tornerà a splendere, o meglio lo farà per la prima volta, svolgendo un ruolo da protagonista soprattutto nei mesi primaverili ed estivi. A palazzo San Francesco, inoltre, si lavora già per un affidamento che garantirà la manutenzione e il giusto decoro della zona.

4 Commenti su "AcquaVella, ok al progetto in zona Cesarini. Lavori al via la prossima settimana"

  1. Basta questi lavori “sociali” che non servono aulla se non a far lavorare la “povera gente” come nel primo dopoguerra. Dopoguerra che a Sulmona non è visibilmente finito.
    Proporre opere importanti ed utili per un futuro sviluppo economico dell’area altrimenti risparmiare a favore del debito pubblico. Chi ci guadagna in questi lavori affidati con le licitazioni PRIVATE è soltanto il politico di turno, interessato alle ristrutturazioni parossistiche soltanto perché si prende la canonica mazzetta,nullapiù.

  2. Ok benissimo ben vengano queste opere di riqualificazioni purchè non si lascino all’abbandono e vengano tutelate dai vandali di turno, ma soprattutto non diventino aree di spaccio e di consumo di droga

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