Acqua che va acqua che viene a Secinaro dove gli abitanti, da agosto scorso, sono costretti a fare i conti con l’andamento altalenante dei flussi d’acqua. E se in estate il problema è comprensibile per il caldo, l’inverno diventa inaccettabile, soprattutto se la causa dell’intermittenza non è stata ancora individuata. A denunciare i continui episodi che da mesi interessano anche Gagliano Aterno e Goriano Valli è il vice sindaco di Secinaro, Noemi Silveri, partendo proprio dal racconto dell’estate scorsa quando la mancanza d’acqua si è avuta in concomitanza con la presenza di oltre 200 scout in montagna con importanti disagi.
“Da settembre poi ci sono stati diversi episodi- prosegue Silveri- per arrivare ad ottobre quando siamo rimasti a secco per due tre giorni consecutivi. La Saca dice che non è un problema loro, bensì del Cam che gestisce l’acqua nella Marsica, ma i nostri cittadini pagano le bollette alla Saca quindi quantomeno dovrebbero porsi da intermediari, visto che questi ultimi sono irrintracciabili e che c’è un continuo rimpallo di responsabilità”.
Quello che chiede il vicesindaco è di avere delle risposte, anche per dare delle risposte “perchè poi a rimetterci siamo sempre noi amministratori- sottolinea Silveri-. Noi siamo dalla parte del cittadino. La gente è esasperata, soprattutto nella parte alta del paese dove il disagio è più sentito per non parlare del danno economico alle attività commerciali che abbiamo sul territorio”. A loro il vice chiede di segnalare ogni anomalia in modo da collaborare per la risoluzione del problema.
Se non si avrà la giusta attenzione e delle risposte ufficiali i Comuni potrebbero intraprendere azioni legali, una diffida o una segnalazione in procura “perchè non possiamo basarci su ciò che ogni tanto ci riferisce qualche operaio che potrebbe non essere totalmente affidabile”. Per non parlare poi del fatto che non sempre il Comune viene avvertito delle emergenze.
Simona Pace
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