L’area antistante la stazione ferroviaria di Sulmona sarà presto riqualificata per consentire la nascita di nuovi servizi collegati tra loro con la realizzazione di un centro intermodale moderno (auto, bici, pedoni, bus), che potrà funzionare come hub per la mobilità integrata ferro/gomma, pubblico e privato. Per questo motivo, il prossimo venerdì 4 ottobre alle ore 12 a palazzo San Francesco sarà firmato il protocollo d’intesa tra il Comune e Rete Ferroviaria Italiana.
“Detto fatto – dichiara la sindaca Annamaria Casini – lo avevamo annunciato nei mesi scorsi, quando avevo sottoposto la mia proposta all’amministratore delegato e ai dirigenti dei settori di RFI, all’indomani dell’inaugurazione della rinnovata stazione, che ha rappresentato un momento importante, creando i presupposti per un rilancio dei trasporti per la Valle Peligna e l’intera area interna regionale, di cui la stazione di Sulmona è baricentrica. Da subito hanno mostrato grande interesse per la mia richiesta di completare la riqualificazione della stazione, valorizzandola quale infrastruttura centrale rispetto al sistema ferroviario regionale che collega Sulmona con Roma, Pescara e L’Aquila, attraverso nuovi investimenti da parte di RFI per valorizzarla ulteriormente.
“La Giunta – continua la sindaca – ha deliberato ieri la bozza di accordo, che sottoscriverò venerdì con i vertici di RFI con l’obiettivo di valorizzare a pieno il sistema dei trasporti pubblici e privati e riqualificare l’intera area antistante la stazione, che da troppi anni è stata trascurata con gravi problemi anche per i cittadini, per gli esercenti e i residenti. Esprimo soddisfazione per questo primo passo che ottimizzerà, con unico capolinea, il trasporto locale e consentirà di migliorare anche il trasporto urbano”.
S.M.
Si parla di centro intermodale moderno bici, pedoni, ma intanto il Comune perché non provvede al ripristino di un minimo di sicurezza con taglio alberi, buca sul ponte e ringhiere fuori norma?
Centro intermodale… basterebbe far trovare gli autobus urbani destinati alla stazione quando gli utenti scendono dal treno… che poi l’area va riqualificata è fuori discussione, magari ricordandosi questa volta, di commemorare le vittime del bombardamento sia nel momento dell’inaugurazione della riqualificazione, sia nella data che la storia ha indissolubilmente con la città.
Signor Sindaco,
la bretella valorizzerà lo scalo sulmonese?
E ne assicurerà anche la posizione “baricentrica”?
Tanto valeva tenersi stretta la prima stazione di Sulmona, che era posizionata proprio in quel di Santa Rufina… che poi venne arretrata per congiungere la linea che arrivava da Roma, con quella che arrivava da Pescara, ai tempi Castellamare Adriatico. D’altronde, in fase di studio preliminare, si ipotizzò persino di dotare il collegamento su Roma la stazione di Molina Aterno…
Da leggersi il libro “La morte del somaro” di Russo
Quindi viva la nuova bretella e stazione passante?
Quel che si era ipotizzato non fu poi realizzato per l’apertura del collegamento prima sulla tratta Pescara – Roma e dopo con Napoli trasformando così la stazione da semplice stazione passante (come diventerà nuovamente con la “rediviva” bretella) in stazione di diramazione e chi ha deciso ciò all’epoca fu certamente lungimirante, visto lo sviluppo che ebbe il nodo ferroviario e del benessere economico rivolto successivamente sul territorio peligno, nonchè scelta azzeccatissima per l’amore che il capoluogo ha sempre dimostrato per il territorio, in particolar modo per la Valle Peligna, prendenogli tutto e mi scusi se mi ripeto, la nuova realizzazione della bretella va proprio in quella direzione, l’annientamento del nodo ferroviario di Sulmona e della sua economia già morta e seppellita, tutto per portare a nuova gloria il “famelico” capoluogo.
certo riqualificazione, come la pista in via della repubblica che per passarci bisogna avere il casco altrimenti si sbatte la testa contro la vegetazione e i rami di alberi che la ricoprono, Gentilissimo GERME può dire al sig. Sindaco come riqualificare una zona se non riescono a gestire una strada. Grazie sig. Germe.
Non intendevo assolutamente un “viva la bretella” ci mancherebbe… effettuare un cambio banco con i treni a comando reversibile ci si mettono dieci minuti, praticamente il tempo di una fermata… che senso ha spendere i soldi per la bretella?!?
Non capisco quanto amministratori perché non fanno passare la Torino Lione e la Napoli Catanzaro anche per Sulmona…una vergogna così come la bretella