Accoglienza sanitari, Di Nino trova una struttura

Una struttura alberghiera in cui i medici ed il personale sanitario entrato in contatto con i pazienti contagiati possano dimorare. E’ quanto chiede la Cisl Medici e la Cisl Fp Sulmona-Castel di Sangro ai sindaci di Sulmona e Pratola. Una soluzione, in realtà, già messa in atto in altro comuni come il capoluogo sangrino e L’Aquila.

Ad ascoltare la richiesta è il sindaco di Pratola Antonella Di Nino che ha messo a disposizione una struttura di circa una cinquantina di posti. “Abbiamo chiesto al sindacato – dichiara Di Nino – di conoscere il numero esatto degli operatori sanitari da accogliere e contattato subito gli uffici della Protezione Civile regionale, per i necessari chiarimenti a livello amministrativo e per le spese da sostenere, chiedendo agli uffici del comune una verifica degli immobili idonei all’uso e da poter allestire con una certa urgenza ed abbiamo già ottenuto per le vie brevi la disponibilità di una struttura alberghiera locale”.

L’unica soluzione, insomma, per evitare che il contagio, dai sanitari, possa allargarsi alle loro famiglie e quindi ulteriormente alla popolazione.

Ieri, sempre i sindacati Cisl, in una lettera aperta al presidente della Regione Marco Marsilio avevano avanzato delle richieste per l’ospedale Santissima Annunziata sia in caso di presidio no Covid sia in caso di Covid.

Quella che ieri era solo una ipotesi, oggi è stata confermata. A tal riguardo i sindacati, nel chiedere maggiore attenzione, si erano detti non disposti “ad accettare che il personale in toto dell’ospedale diventi carne da macello e che in brevissimo tempo sia proprio il nosocomio a diventare focolaio di infezione. Chiediamo dunque che tale scelta debba essere subordinata alla giusta dotazione di sicurezza per tutti gli operatori della sanità peligna affinché anche per noi si possa delineare una guerra da combattere con le stesse armi degli altri”.