L’attesa è durata più di un anno, da quando cioè nel settembre del 2023 la bambina venne trasferita in una struttura protetta per essere sottratta alla madre e soprattutto al compagno di questa che, per un anno, aveva abusato di lei. Dieci anni la vittima (oggi undicenne), 44 il presunto orco che venne arrestato dai carabinieri dopo che erano state piazzate delle telecamere in casa. Prove evidenti di quegli abusi che la ragazzina si era decisa a raccontare sollecitata da un’amichetta a cui aveva confessato quelle particolari attenzioni del compagno della madre, un siciliano conosciuto in chat e trasferitosi poi in un paese del Centro Abruzzo con la sua nuova compagna. Una casa popolare data dal Comune e una storia ai margini, venuta alla luce in tutta la sua drammaticità dopo troppo tempo e troppo dolore.
Il tribunale, ora, ha deciso che la ragazzina, oggi undicenne, potrà tornare a vivere con il padre biologico che da tempo aveva chiesto di poter tornare ad esercitare la patria potestà sulla figlia. Sottrattale dalla madre e dal suo compagno, imprigionata in un quotidiano di violenza e abusi.
La data del ritorno nella casa paterna è prevista per il primo novembre: una nuova vita cercando e sperando di dimenticare quella passata.
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