Oltre tre ore di interrogatorio protetto, nel quale le presunte vittime avrebbero confermato le accuse, quegli “strani giochi” che faceva lo zio. Abusi sessuali, ritiene la procura della Repubblica di Sulmona, che già un anno fa dispose per l’uomo, un quarantenne di origine straniera, la custodia cautelare in carcere.
Una storia orribile, che viene fuori dalle mura domestiche di una casa della Valle Peligna, dove l’imputato avrebbe abusato sessualmente delle due nipoti: una di età inferiore ai dieci anni, l’altra poco meno che adolescente.
Un gioco che l’uomo avrebbe perfino filmato, come dimostrerebbero alcuni video sequestrati dagli inquirenti sul suo computer e che sono andati a formare il castello accusatorio che ha portato al suo arresto.
Oggi al tribunale di Sulmona, il giudice per le indagini preliminari, Alessandra De Marco ha voluto cristallizzare le prove con un incidente probatorio eseguito in modalità protetta: assistite da una psicologa e protette da uno schermo, con le finestre del tribunale oscurate, le due ragazze, o meglio bambine e poco più, sono state chiamate a raccontare quegli “strani giochi” che con loro faceva lo zio.
Giochi, consumati in più occasioni, di cui le bambine avrebbero preso consapevolezza nel tempo, raccontando tutto alle madri che hanno così provveduto ad allertare le forze dell’ordine.
Sulla vicenda c’è un comprensibile riserbo da parte di tutti, per la delicatezza e la brutalità delle accuse, per la fragilità delle due vittime del presunto orco.
NON CI SONO PAROLE PER QUESTO ORCO SCHIFOSO,ESISTE SOLO UNA SOLUZIONE ,CHIUDERLO DENTRO LA GALERA PER SEMPRE E BUTTARE LA CHIAVE…FAI SCHIFO…C7SULMONA
La rabbia mi porta a dire che la soluzione sarebbe lasciarlo in piazza alla mercé di tutti? Due bambine, ma come si fa? Nessuna pietà per questa merdaccia. È inconcepibile nel 2023 leggere orrori di questo tipo.
La pëna di morte….. a tanta bassezza si puó rispondere solo in questo modo.