Venticinquemila presenze per 24 eventi distribuiti sul territorio ricadente nella Dmc Terre D’Amore in Abruzzo. Sono questi i numeri dell’Abruzzo Open Day Summer nostrano, quello che ha infervorato alcuni albergatori per i numeri risicati delle presenze in stanza: 650 pernotti in una settimana contro le oltre 25mila stanze disponibili nelle strutture ricettive, per una percentuale che si aggira intorno al 2.18% di occupabilità. Niente in confronto all’almeno 50% che gli operatori del turismo ricettivo si aspettavano e speravano.
A voler stilare una classifica degli eventi più attrattivi al primo posto c’è, e lo si sapeva già, la Maggiolata di Raiano, più comunemente conosciuta come la Sagra delle Ciliegie che, con 10mila presenze, ha festeggiato quest’anno i suoi 63anni di vita, una delle manifestazioni più vecchie in Abruzzo. La partita giocata a Raiano è risultata vincente, probabilmente grazie alla rete messa in campo dalle associazioni locali, capaci di integrare più servizi riuniti sotto un unico nome: dalle passeggiate naturalistiche (200 per “Geologia e turismo” lungo il canale delle Uccole) alla movida della Notte Rossa. La vicina Corfinio, anche, è riuscita a portarsi dietro un bel risultato: 500 presenze per la rievocazione storica di Modus Vivendi, un buon dato considerato che si tratta di persone straniere che hanno contribuito a riempire le strutture paesane anche di notte. Lo slogan “Corfinio capitale d’Italia” sembra funzionare. Se l’è passata bene anche Scanno, che con il turismo ha a che fare da un bel po’. La Marathon degli Stazzi ha raggiunto le 1.4mila presenze, evento sportivo dal retrogusto popolare seguito anche dalle telecamere di Sky, e 800 con la “Pink week”. Questi i territori più “fortunati”.
Passando a Sulmona, notevole è stato l’afflusso per Metamorfosi di Ovidio, il progetto artistico di Monticelli e Pagone pare abbia attirato 5mila visitatori; 2mila la Cordesca; mille il “Videomapping ovidiano” curato da SulmonaCinema; 550 persone il convegno “I costi della bellezza da Ovidio a B. Croce” che si è svolto al Teatro Caniglia, 450 la giornata del liceo scientifico Fermi su “Riscopriamo il valore dell’Olimpiade”; altrettanti i visitatori della mostra “Antonio D’Acchille Le fantastiche Metamorfosi di Ovidio “; 180 quelle attirate dalla manifestazione organizzata dal Parco Majella “Il Parco di Ovidio”, 200 quelle che, invece, sono confluite al Meeting Santacroce per “Eco e Narciso”; 150 per il “Festival dei Rintocchi”, l’incontro-dibattito sul parco culturale-ecclesiale Terre Celestiniane; 260 hanno preso parte alla “Ovidio Running Sulmona”; 140 per “Gizio: Le acque di Ovidiana memoria” di Pettorano; 600 per “Borgo in Festa”, la passeggiata nel centro storico di Introdacqua dove in 500 hanno seguito la tavola rotonda “Ovidio Revisited”; 150 le persone che, invece, hanno partecipato a “Il Formaggio pecorino” di Bugnara. Erano 300 i partecipanti dell’evento cansanese “Foto sospese” e, a chiudere, 100 e 100 per gli eventi “Alla Fonte dell’Amore” e “A passo lento…tra i tesori dell’orso”, 20 per “Da Ovidio a D’Annunzio: turismo sostenibile con la transumanza d’altura”.
Se sui numeri della ricezione alberghiera qualche domanda è necessario porsela, per quelle inerenti le visite agli eventi i numeri rincuorano gli organizzatori, in considerazione anche del fatto che questa edizione Summer dell’Abruzzo Open Day rappresenta un po’ un’edizione “zero”, visto la malasorte toccata al Winter dello scorso anno. Certamente non è affare semplice dirottare le visite in presenze negli alberghi e nelle altre strutture, ma una condivisione delle impressioni, degli sbagli, delle decisioni azzeccate potrebbe essere un ottimo metodo da applicare in vista della prossima edizione su cui già si sta lavorando e, chissà, evitare che tutti questi numeri possano far girare troppo la testa.
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