Per l’Abruzzo i tempi di ripresa sembrano non bussare alle porte delle imprese ancora in difficoltà e con i famosi conti da far tornare. La regione non dismette la maglia nera nell’emergenza credito per le micro e piccole imprese collocando proprio l’Abruzzo all’ultimo posto della graduatoria nazionale. L’analisi dei prestiti all’artigianato infatti registra solo nello scorso marzo 2017, uno stock concesso al comparto, in sofferenza, di 883 milioni, una flessione di 56 milioni rispetto a marzo 2016 una percentuale che parla di meno 59 per cento.
Il grido d’allarme, di una situazione critica da tempo è frutto di uno studio condotto dalla Confartigianato Abruzzo su un’elaborazione del Centro studi della Confederazione nazionale. “Lo abbiamo detto tante volte – spiega il presidente di Confartigianato Abruzzo Luca Di Tecco – Il tema dell’accesso al credito è di vitale importanza, ma, nonostante le numerose sollecitazioni, dalla Regione non abbiamo avuto risposte”
Andando nell’analisi del dettaglio provinciale L’Aquila si ferma al -5 per cento con 188 milioni, la peggio piazzata è Teramo che è agli ultimi posti in classifica nazionale 236 milioni, -8,8%, in coda anche Chieti, che registra -5,9 per cento con 253 milioni, ad avere la meglio la provincia di Pescara seppur in andamento negativo, con -3,4 per cento e 215 milioni. Una questione che attanaglia le imprese che non riescono a prendere ossigeno, alle quali insomma quei tempi di ripresa sembrano ancora mete lontane.
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