Abbattimento cervi, Marsilio resta con il colpo in canna: stop dal Consiglio di Stato

Sangue di cervo non sarà versato inutilmente in Abruzzo, almeno al momento. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso delle associazioni, sospendendo la delibera a firma del Presidente Marco Marsilio per l’abbattimento di 500 cervi sul territorio abruzzese. Niente strage, almeno fino al prossimo 7 novembre, data fissata per l’udienza in camera di consiglio. Se ne dovranno fare una ragione un po’ tutti, dalla Regione, che ha preferito la via breve e sanguinaria per risolvere il problema, fino ai cacciatori, che proprio da quest’oggi avrebbero dovuto mettere nel mirino gli ungulati.

Una prima sorpresa è arrivata in mattinata dagli Atc (Ambiti territoriali di caccia), preposti alla gestione delle uccisioni. Da loro, infatti, non è stato diffuso alcun avviso pubblico relativo alle assegnazioni dei capi da abbattere.

Ad esultare, invece, sono le associazioni Lav, Lndc, Animal Protection e Wwf Italia, che si sono viste accogliere la richiesta di sospensiva dalla sezione sesta. Le associazioni avevano impugnato l’ordinanza del Tar Abruzzo che, mercoledì scorso, aveva dato il via libera all’abbattimento. Il presidente della sezione, Carmine Volpe, si è espresso con un provvedimento urgente e ha sospeso la delibera della Giunta.

Il prossimo round è fissato al 7 novembre.

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