I figli li ha trattati come un bagaglio ingombrante, è proprio il caso di dirlo. Perché lei, una quarantunenne di Sulmona, una sera di settembre del 2016 si era presentata sotto casa dell’ex marito dicendo che ai due ragazzi, una bimba di dodici anni e un ragazzino di sedici, non poteva più stare dietro, che “non aveva neanche il gas a casa per preparargli la colazione”. Così aveva fatto le loro valigie, raccolto gli effetti personali e li aveva lasciati sotto casa dell’ex marito: “D’ora in avanti veditela tu”.
Poi, in casa di papà, i racconti degli abbandoni, come il mese prima quando la mamma se ne era andata due settimane in Tunisia e a loro li aveva lasciati a casa soli, con 90 euro per rimediare da mangiare. Senza dire niente a nessuno.
E ancora le telefonate per giorni, settimane e mesi, per convincerla almeno a parlarci con quei due bambini che il tribunale le aveva dato in affido tre anni prima, dopo la separazione e che ora si trovavano spaesati in casa del papà che pure li aveva accolti con amore.
“Dopo quella sera di settembre, per mesi non si è più interessata ai figli, neanche a livello affettivo – ha denunciato l’uomo – nonostante gli stessi abbiano cercato invano un contatto”.
Il telefono staccato o comunque senza risposta: né all’ex marito, né ai figli e neanche alla polizia.
Alla fine la questione è finita in tribunale, dove ieri il giudice ha condannato la donna per abbandono di minori a 100 euro di multa e al pagamento di mille euro alla parte civile.
“Una storia di ordinaria disperazione – commenta l’avvocato della donna, Uberto Di Pillo – una sentenza contro cui faremo appello, perché bisogna tener conto dello stato di grave necessità in cui la mia cliente si è trovata”.
“Nulla di tutto questo è stato dimostrato – ribatte l’avvocato dell’uomo, Alessandra Baldassarre – la verità è che questa mamma ha abbandonato i suoi figli per andarsene in vacanza e per occuparsi della sua vita privata”.
Come se bastasse una scusa a giustificare un tale gesto.
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