La firma sarà apposta venerdì prossimo e l’accordo di programma a tre è finalizzato ad incrementare i già notevoli flussi turistici sulla strada ferrata, quella storica e dei Parchi, di Sulmona. Perché è a Sulmona che nascerà l’hub dei treni storici che Fondazione Fs realizzerà nell’area compresa tra Santa Rufina e la stazione centrale.
Un investimento che, per il momento, sarà di 8,8 milioni di euro, ma che in futuro potrebbe arrivare a circa 40 milioni di euro, se il progetto dovesse vedere realizzato anche il secondo lotto.
Intanto, per partire, sui binari c’è già un treno da prendere, che farà di Sulmona, più di quanto lo sia oggi, il cuore del turismo ferroviario.
L’accordo di programma avrà in calce la firma di Fondazione Fs che metterà i soldi dell’investimento, quella del Comune di Sulmona che cederà i terreni in comodato d’uso per trenta anni e pagherà un canone di locazione di 18mila euro l’anno all’Arap che, a sua volta, cederà 6 degli 8 binari “morti” che si trovano nei pressi dell’area.
Sarà su questi binari, che saranno ridotti a 5 per permettere il passaggio pedonale ai visitatori, che saranno alloggiate le più belle carrozze d’epoca di Ferrovie, con una turnazione che garantirà anche visite periodiche delle migliaia di appassionati.
L’hub sarà realizzato in un capannone di ricovero lungo 170 metri e largo 60, con in testa un piazzale per l’esposizione dei rotabili. A servizio è prevista anche la realizzazione di un edificio con risto-bar.
Non solo: Fondazione Fs ha intenzione di realizzare un vero e proprio percorso della memoria, con una sorta di metropolitana di superficie che da Santa Rufina faccia sosta alla stazione centrale, poi al casello nei pressi dei vigili del fuoco in via Arabona e ancora alla stazione di Introdacqua dove, vicino al museo del confetto, dovrebbe essere allestito un altro museo dedicato alla ferrovia.
Un progetto ambizioso e di grande impatto, destinato a rivoluzionare i flussi turistici in città, già felicemente condizionati oggi dai viaggiatori dei binari storici.
Un’ambizione che diventa un sogno, se si dovesse arrivare a concretizzare anche il secondo lotto del progetto che, sempre nelle intenzioni di Fondazione Fs, prevede la realizzazione nella stessa area di una struttura ricettiva e di un centro congressi destinato ad ospitare eventi di grande portata che offriranno ai convegnisti, in più, in abbinamento l’esperienza del treno dei Parchi.
peccato aver sottratto all’area industriale, e per di più a titolo oneroso, un punto di forza come il prezioso servizio dello scambio ferroviario…il cambio vocazionale di questo territorio è sempre più evidente
Quello scalo è abbandonato, inoltre casomai servirà ci saranno comunque dei binari funzionanti
“Sulmona l’hub dei treni storici”.. Ah, ah, ah.. Sulmona “hub”? Ah, ah, ah: mi sto rotolando dalle risate!
Ma per favore: smettiamola con questi bei titoloni, fatti apposta per gettare fumo negli occhi dei contribuenti!
• PER COMINCIARE,
il termine “hub”, tanto in voga ultimamente (in italiano sarebbe “nodo”), indica una struttura, un centro, un luogo ove convergono e si dipartono vari collegamenti di carattere locale, nazionale e sovranazionale.
Possiamo dire che l’aeroporto “Charles De Gaulle” di Parigi è un “hub”; possiamo dire che l’aeroporto di Francoforte sul Meno è un hub”; in ambito ferroviario possiamo dire che la stazione di Mosca Jaroslavskij (capolinea della vera e unica “transiberiana) è un “hub”..
In Italia potremmo definire “hub” la stazione di Bologna C.le (altrimenti detto “nodo ferroviario di Bologna”).
Ma certamente non possiamo chiamare “hub” una stazioncina di montagna dove ogni tanto arriva una sfigata vaporiera da Carpinone (ah, ah, ah) che in loco pomposamente chiamano “transiberiana d’Italia”!
• MA SOPRATTUTTO,
quello che invece emerge dall’articolo e che dovrebbe far incaxxare tutti (Peligni compresi) è l’abnorme spreco di danaro pubblico da parte di RFI, purtroppo non adeguatamente enfatizzato da chi ha scritto questo articolo.
Quando si legge “Un investimento che, per il momento, sarà di 8,8 milioni di euro, ma che in futuro potrebbe arrivare a circa 40 milioni di euro” giusto per far passare ogni tanto qualche vaporiera o qualche littorina da binari vecchi e arrugginiti, allora una qualsiasi persona normodotata dovrebbe imbufalirsi di brutto, ancor più se pensa a come è messo il nostro capoluogo!
E così, anziché pensare all’alta velocità Roma – L’Aquila – Pescara, anziché pensare a realizzare un veloce collegamento a doppio binario elettrificato tra L’Aquila; Rieti, Terni, Perugia e Firenze (la cosiddetta “dorsale appenninica” ovvero il cosiddetto “treno dell’Arte” che l’Italia da sempre vagheggia) RFI che fa? SPRECA SOLDI SU UN TRENINO INUTILE TRA MONTAGNE DESERTE E SPOPOLATI PAESINI DA PRESEPE!
Ma l’enorme spesa di denaro pubblico nel rifacimento della tua L’Aquila (stalle comprese) non lo evidenzi?
Nell’accordo di programma è previsto anche x l’aquila un grande progetto avveniristico unico al mondo…l’HUB DELLE 99 CANNELLE
Talmente bella chi i treni all’aquila viaggiano vuoti invece il treno turistico è pieno
Grande Sulmona!Comincia ad avere ciò che merita e che per tanto tempo gli è stato sottratto!
Mingaver la smetta.
Prenda tre pasticche di bruciacul se le rode…..Sulmona è sul binario giusto.
Perché, la vocazione qual’era? I gabbiani che volteggiano sulla città?
Occhi aperti, meritorio questo Sviluppo e nessuno può smentirlo, ma i nostri fratellastri ci lasciano le briciole per mangiarsi la portata principale. La vera possibilità di non soccombere è solo l’alta velocità, voi della stampa vigilate sempre come state facendo.
Sempreché l’alta velocità faccia ancora sosta in una stazioncina di un paesello che conterà, di questo passo, meno di 10.000 abitanti, tra 20 anni, cioè alla fine dei lavori…
Probabilmente sarà così. L’unica consolazione che ci continuerà a rendere orgogliosi è la certezza che tutto quello che ci resterà ce lo saremo creato da soli, senza politica e senza depredare gli altri territori a cui dovremmo essere fraternamente legati
… roba da matti… è proprio vero, mai dire mai, non l’avrei mai pensato che mi sarei trovato allineato ad una piccola parte del retro pensiero di “ Revagnim”… quando afferma “ Ma per favore: smettiamola con questi bei titoloni, fatti apposta per gettare fumo negli occhi dei contribuenti!“ e poi proseguire
con “ … quello che invece emerge dall’articolo e che dovrebbe far incaxxare tutti (Peligni compresi) è l’abnorme spreco di danaro pubblico da parte di RFI” … “Un investimento che, per il momento, sarà di 8,8 milioni di euro, ma che in futuro potrebbe arrivare a circa 40 milioni di euro” .
Un accordo di programma, in primis, dovrebbe avere in “ CALCE” la firma di aumentare da SUBITO il numero delle corse dei treni da Roma a Pescara e viceversa… ma è mai possibile possibile che dopo le 18 e 47 minuti di ogni santo giorno, non ci sia più nessuna corsa Trenitalia da Roma per Avezzano – Sulmona- Pescara?
Ma l’orario dei treni su questa tratta ferroviaria l’avranno mai letto i nostri politici Peligni?
O meglio avere mai provato a fare i pendolari per lavoro o studio su questa tratta?
Ma veramente volete far diventare la Valle dei Peligni alla stregua di una riserva Indiana?
Allora, magari, come avveniva nel ‘700/‘800, programmate anche dei finti assalti dei briganti alle carrozze che ( come allora) transitavano sugli altipiani maggiori… così la gita per i turisti diventa più eccitante e scenograficamente più calzante alla storia del territorio.
Se questo è l’obiettivo… bene… ma allora chiedete per favore di farci aprire anche 3/4 bordelli e altrettanti casinò!
Mi pare innegabile che il turismo rappresenti una fonte di ricchezza, o vogliamo negare anche questo? E in una città morente, come rischia di diventare la nostra, nessuno sarà interessato a fare collegamenti, di nessun tipo. Inoltre, con le opportune proporzioni, Venezia, Firenze, Pisa, le sembrano città povere? Al solito, questa città amici al di fuori non ne ha, ma direi che anche dentro…
critiche superficiali con uso mirato dell’ ignoranza , in pratica rosiconi e masochisti
.. intanto ho segnalato al sindaco Biondi – attraverso il sito comunale del nostro capoluogo di Regione – che abbaglio pazzesco ha preso RFI e che immane spreco si sta per combinare a Sulmona, mentre all’Aquila tutto langue, come prima e peggio di prima, nell’inerzia e nel disinteresse generale, con la speranza che almeno lui riesca ad aprire gli occhi a chi di dovere!
Sarà il caso che il sindaco Biondi faccia la voce grossa, da arcigno Aquilano, negli uffici che contano!
Conoscendo la sensibilità di biondi sono assolutamente certo che al contrario di quello che lei auspica, invece si adopererà’ per quanto potrà a sostenere il progetto. Il benessere delle aree interne e di Sulmona non puo’ che essere di riflesso positivo anche per l’aquila e lo dice in aquilano!!!! Per il resto non so se sia un provocatore in finto sulmonese o peggio un finto aquilano … Ma di una cosa ne sono certo, questi commenti che scrive sono davvero schiocchi.
Mingaver con la tua segnalazione Biondi ci si pulisce il culo
gli accordi di programma devono avere l’approvazione del Consiglio Comunale: l’abbiamo?
Penso che l’amore è l’attenzione allo sviluppo della propria città, la nostra già troppo vessata da interessi e supremazie territoriali altrui, si debba anteporre alle direttive e ai diktat di partito… Questo sicuramente avviene in altre città, nella nostra non so…
Amore e attenzione…
Un plauso a chi mette in campo queste iniziative, a chi ha capito cosa merita Sulmona. Sono investimenti di qualità e di spessore,quelli che danno qualche possibilità di rinascita per questa città. E se l’iniziativa è di fondazione FS credo proprio che sia una cosa seria e non un titolo dei nostri ” piccoli ” politici che non riescono ,non vogliono o non sanno vedere oltre la propria ombra,tutti indistintamente
Minchia vager, il Germe ha parlato di hub di treni storici…. che c’entra Francoforte….. riguardo le delazione che fai al sindaco Biondi, sparati un litro di bruciacul endovena, stupdo’.
Tanto l’uhb si farà…. lo hanno deciso i pezzi da 90 di RFI, mica sfigati come te… rncujune’
Ho sentito in giro che sta per nascere un comitato per la raccolta firme per un referendum che porti sulmona dalla provincia di L’Aquila a quella di Pescara. Dopo quello che ho letto, è non solo, sono disposto a mettere 24000 firme, una per ogni cittadino. Permettetemi di sognare di uscire fuori dalle palle degli aquilani, come uscire fuori da un mare pieno di a squali. Prego il “signor” aquilano di scriverlo immediatamente a sua santità sindaco di L’Aquila.
Il comitato sarà assoldato da qualcuno e sparirà presto !
NON ABBIAMO LE PA…
Progetto ormai approvato da fondazione hub fs e’ un segnale che il problema non e ‘ POLITICO MA E’ CULTURALE E CI VOGLIONO ALTRI 100- 150 ANNI PER SRADICARE IL MODO DI PENSARE A LIVELLO COMPORTAMENTALE. PURTROPPO NON SI PUO’ FARE NIENTE DI FRONTE ALLA GEOGRAFIA DELL’ ABRUZZO INTERNO CHE SOLO LA NOSTRA CITTA’ DI SULMONA PUO’ PERMETTERSI. PRO HUB FONDAZIONE FS Sulmona. Purtroppo ma dati scientifici rilevano che l’invidia e’ una cosa brutta che nuoce alla salute. Percio’ dai organizziamo un convegno in abruzzo su questa problematica e puo’ darsi che ci salveremo tutti e ce ne sara’ per tutti in senso positivo. Grazie.
Giustissimo,Sulmona mi sembra proprio la sede ideale per un convegno sull’invidia. Dai commenti che leggo questo sembra lo sport preferito nel paesello, in attesa di invidiare anche Pescara, prossima location della Madonna che scappa.
E’ UN PROGETTO MERAVIGLIOSO E DAVVERO IMPORTANTISSIMO PER LO SVILUPPO TURISTICO DI SULMONA E DI TUTTO IL CENTRO ABRUZZO ED INOLTRE CI TENGO A FAR NOTARE CHE LE PROPOSTE E I PROGETTI PROPOSTI DA FONDAZIONE FS SI SONO SEMPRE REALIZZATI E PORTATI FINO ALLA CONCRETA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO…PER QUANDO RIGUARDA I COMMENTI STUPIDI E NEGATIVI DI ALCUNI MIEI CONCITTADINI LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO E SE NON GLI PIACE VIVERE QUI POSSONO BENISSIMO ANDARE A VIVERE ALTROVE E LA FINISSERO DI ROMPERE LE PALLE…SE SONO PIU’ INTELLIGENTI INIZIASSERO A FARE PROPOSTE COSTRUTTIVE INVECE DI SAPER SOLO CRITICARE A PRESCINDERE…C7SULMONA a favore della FONDAZIONE FS
C7SULMONA, ti accontento senza “ strillare” scrivendo in maiuscolo, ma forse lo ignori, faccio una piccola proposta costruttiva :
Preso atto che molti cittadini Peligni per lavorare e studiare si recano ogni giorno fuori Sulmona verso Roma e Pescara, con la presente chiedo ai politici locali, ai politicanti e ai loro sostenitori di intercedere presso la Fondazione FS che oltre all’impegno di realizzare il museo delle carrozze storiche si faccia carico anche di “ sensibilizzare” TRENITALIA ad aumentare le corse per la tratta Roma-Pescara prevedendone almeno un’altra dopo le ore 18 e 47 minuti. La stazione di partenza, Termini o Tiburtina, è indifferente.
Questo, per non prendere seriamente in considerazione l’idea di vendere casa e trasferire la famiglia altrove, almeno in un posto dove vi siano collegamenti efficienti, e così contribuire a far avverare la profezia di qualcuno… “ tra vent’anni Sulmona diventerà un paesello al di sotto dei diecimila abitanti”.
Ecco: gira e rigira, si finisce sempre allo stesso modo, con una cricca di “tifosi” esagitati che, qualunque sia l’argomento, su questa testata inneggia al passaggio di Sulmona dalla provincia dell’Aquila a quella di Pescara (un sogno impossibile, oserei dire; e comunque “dalla Padella alla brace”: poveri Peligni!). Davvero strano che non sia venuta fuori la solita bestemmia antistorica secondo cui il capoluogo di Regione dovrebbe essere Pescara e non L’Aquila (già nota, un tempo, come “Aquila degli Abruzzi”: rammentiamolo a certi facinorosi!). Forse che la redazione de “il Germe” finalmente abbia deciso di ascoltarmi rifiutandosi di pubblicare certe sediziose mistificazioni? ERA ORA!
Per il resto che dire? Qualche altro sognatore parla di raccolta firme e referendum.. Come no? Uno può raccogliere tutte le firme che vuole per tutto ciò che sogna. Anch’io raccolgo firme affinché, per Legge, ad ogni Peligno che si presenti con un confetto in mano la Regione dia 10 barili d’oro zecchino!
Minchia vager tu devi raccogliere solo ortaggi per il tuo sfintere: Carote, cetrioli, fave
Peccato , i tuoi gennitori avranno pure fatto sacrifici per farti studiare ma sempre uno sfigato rimani
Prima si uccide il Trasporto pubblico su rotaia, poi si chiudono le Stazioni e si dismette la linea, infine arriva #FondazioneFS e, per un giorno, si torna a sognare un futuro impossibile con un bel salto indietro nel passato per coloro che possono permettersi di fare i turisti.
Le determinazione politiche tra #Federalismo e #Privatizzazioni attuate anche nei trasporti, in particolare nel Tpl e recepite nei piani di impresa delle FS, sono in grado di cambiare la vita delle persone e delle imprese che insistono e vivono in territori meno avvantaggiati economicamente.
La Sulmona Napoli docet…,
dal web…
Come si uccide una ferrovia.
http://www.stagniweb.it/sulmona1.htm
BRAVO AQUILINO: grazie per la segnalazione! È proprio questo che io sostengo!
Se 8,8 milioni di euro (ma anche 40 milioni oppure 80 milioni di euro) fossero spesi sul ripristino della relazione Napoli–Pescara (negli anni ’90, se non erro, vi era persino una corsa Napoli–L’Aquila), allora non avrei nulla da dire. La Regione Abruzzo dovrebbe spingere proprio in questa direzione! Peraltro, con un idoneo miglioramento infrastrutturale e con le automotrici di ultima generazione a volerlo il percorso Napoli–Pescara potrebbe probabilmente esser coperto in un tempo decisamente più ridotto: diciamo in quattro ore e mezzo circa.
Il vantaggio di un’operazione del genere è che realmente si rivitalizzerebbero centri minori, lungo il percorso, che altrimenti languono e si spengono. In Svizzera e, se non erro, anche in Trentino, vi sono treni per sciatori, attrezzati con apposite rastrelliere per il trasporto degli sci. Se la Napoli–Pescara e la Napoli–L’Aquila fossero ripristinate anche con questa finalità (si pensi, ad esempio, alla fermata “Roccaraso”), allora si potrebbe realmente parlare di “ferrovia turistica” (magari attrezzata per il trasporto degli sci in inverno e delle biciclette in estate) oltre che di “ferrovia vitale” per studenti e lavoratori! E invece stanno pensando solo a costruire un inutile e costoso Mausoleo a una ferrovia che loro stessi (RFI, Trenitalia e Regione Abruzzo) hanno scientemente ammazzato! Ditemi se questa non è una presa per i fondelli!
Ti ricordo che fondazione ogni progetto che ha architettato lo ha sempre avverato
Ma siamo sicuri che Mingaver esista davvero? O e’ semplice provocazione di qualche bel “TESTONE” DI ……?
Finalmente si comincia a capire quale sia il vero capoluogo della regione Abruzzo.
Mingaver se ne faccia una ragione..e poi dovrebbe sapere che la stazione ferroviaria di Sulmona è la più importante d’Abruzzo insieme a quella di Pescara. La descrizione che ha fatto del nostro snodo
ferroviario somigliava, paradossalmente, proprio a quella del suo di paesello di montagna nonché inutile capoluogo. Non vorra’ mica paragonare l’importanza della nostra stazione con quella ridicola che vi ritrovate a L”Aquila spero.
Egregio Gustavo, continuo a sostenere che bisogna smetterla con questa mentalità da sudditi. Cambiare padrone non servirà a risollevare le sorti della nostra magnifica città. Sulmona è Sulmona e non aggiungo altro.
Piuttosto vedrei di buon occhio porre in essere un progetto che consenta alla Valle Peligna di rafforzare a 360 gradi gli interessi comuni di carattere economico sociale e culturale che indubbiamente ci portano a preferire la costa pensando anche ad uno studio di fattibilità per una metropolitana di superficie che ci faccia raggiungere Pescara, peraltro già vicinissima, in un tempo ancora più ridotto.
C’è ancora un’altra considerazione da fare, a mio avviso. Con la creazione a partire daL 1 gennaio 2027 della nuova Pescara l’estensione dei nuovi confini territoriali della città ci porteranno ad essere ancora più vicini fino a pensare di poter sviluppare un nuovo concetto di grande area metropolitana Pescara Chieti Sulmona..pensiamoci..
Penso che i problemi e le lacrime del paesello faranno ben poca gola a Pescara, i cui grandi appetiti sono noti a tutti. Nonostante si sappia che il nuovo nome della c.d. Grande Pescara sarà Pescara (alla faccia di Montesilvano che vale tre Sulmona e Spoltore che ne vale una e mezza), leggo che c’è qualcuno nel paesello che auspicherebbe farne parte. Già vedo la giostra cavalleresca sul lungomare. Quella forse sarebbe l’unica cosa apprezzabile per i pescaresi. Ah, forse anche la statua di Ovidio a Piazza Salotto…..
Il lettore “SalviamoSulmona” ha perfettamente ragione quando sostiene che la Stazione dell’Aquila è poca cosa, una stazioncina totalmente scollegata dal mondo.
Ma è proprio questo che dovrebbe scandalizzare e far inviperire tutti gli Abruzzesi, da mare a monti, di qualunque valle e qualunque costa!
Come è possibile che il loro capoluogo, primario centro culturale, universitario, commerciale, industriale della Regione, dotato di centri di Ricerca unici nel loro genere, il cuore pulsante o, se vogliamo, l’essenza stessa dell’Abruzzo tutto, ad oggi (nell’ Annus Domini 2023). ancora non sia dotato di collegamenti ferroviari e aerei adeguati al suo lignaggio e alla sua rilevanza regionale e nazionale?
E anziché a questa emergenza, stanno bellamente pensando all’ “hub” dei treni storici! Ma per favore!
..invidiosi.
Direi di evitare di rispondere a Mingaver,insonne e invidioso leone da tastiera,ignoriamolo e prima o poi si stancherà di scrivere “Minghiate”.Si convincerà che L’Aquila e gli aquilani non sono in cima ai nostri pensieri..ma chi se li fila!!!
Purtroppo per voi, teneri aquilotti, Sulmona ha dalla sua cose che il vostro raccomandato capoluogo non ha e non avrà mai per quanto si sforzi di cambiare il corso delle cose e andare contro natura tentando inutilmente di cambiarne a caro prezzo per l’Abruzzo, gli equilibri (leggasi traforo del Gran Sasso).
Non sarà mai il cuore ed il baricentro dell’Abruzzo.
Non sarà mai il centro nevralgico del trasporto su rotaie e su gomma(per Sulmona bisogna praticamente passarci per forza).
Non sarà mai la città più affascinante e con il centro storico più interessante e meglio conservato d’Abruzzo come riportò sulle sue pagine il noto quotidiano britannico Telegraph.
Sulmona ha bisogno solo che qualcuno creda fortemente in lei. E poi perchè vi dà tutto questo fastidio se Sulmona intende seguire i suoi sogni e seguire le sue legittime aspirazioni. Voi siete il capoluogo, sia pur inutile, di cosa avete paura?
bene,il capoluogo,primario centro di chiacchiere,vedi galleria servizi non e’ collegato? Tantissimi anni,circa 20 miliardi di euri spesi,e non interessa a nessuno,punto,molto probabilmente non eiste la rilevanza,l’importanza,quindi sogni,magici sogni e tantissime chiacchiere per dare a credere ,la realta’ e’ sotto la luce del sole,primario centro di sperpero di risorse pubbliche,punto,nulla di piu’,regione inclusa,ultima in tutte le classifiche,collegamenti/infrastrutture compresi,altro che rotaie,treni,navi,porti,autostrade ,astronavi,centri di ricerca,missili per la luna e chi piu’ ne ha ne metta di stazioni orbitali, e basta, o no?
Mentre qualcuno a Sulmona ironizza, all’Aquila qualcun altro combatte per avere un “hub di treni veloci e moderni” e non fare la fine di chi gode (“chi si contenta, gode”: si dice così, no?) per un malinconico “hub di treni storici”.
Per chi non lo sapesse, la dr.ssa Pezzopane, pugnace Aquilana, è stata la “presidente di tutti noi”, ossia la presidente della provincia dell’Aquila dal 2004 al 2010 (quindi anche nel periodo del terremoto) e bisogna riconoscerle che si è sempre battuta, allora come ora, per il benessere e lo sviluppo delle varie comunità della provincia.
Vi consiglio la lettura integrale di questo articolo di abruzzoweb.it, risalente ad un mese fa circa.
https://abruzzoweb.it/ferrovia-laquila-roma-interrogazione-pezzopane-in-consiglio-portiamo-questioni-strategiche/
Io penso (al contrario degli stolti Aquilani che rosicano del fatto che sulmona è un importante nodo ferroviario) è una bella iniziativa quella di fondazione perché in primis si riqualifica un área abbandonata e piena di immondizia, inoltre, potrebbe risultare redditizio il museo come è risultato redditizio il treno storico sulla Sulmona-Carpinone. Un consiglio che darei agli Aquilani è che dovrebbero pensare allo spreco di soldi per quella baracca di aereoporti in disuso
Redditizio il treno storico?
Si, come no… gli incassi non coprono nemmeno il 5 % dei costi di manutenzione di quel tratto di ferrovia utilizzata esclusivamente per il divertimento di qualche migliaio di turisti annoiati?
E poi gli incassi… chi se li intasca? Come vengono ripartiti?
Si possono avere i dati economici annui dei costi di manutenzione della linea in rapporto a quanto incassato dalla vendita dei biglietti?
Nel bel paese, spesso, gli incassi si privatizzano, mentre i costi di manutenzione vengono scaricati sui contribuenti.
Non è che la soppressione delle corse sulla Roma-Pescara sia avvenuta anche per compensare parte delle spese di manutenzione della linea del trenino storico?
Che a pensar male si fa peccato… ma a volte ci si indovina.
In realtà sbagli perché hanno coperto quasi l’80% poi c’è da dire che gli interventi svolti quest’ anno sono stati interventi di manutenzione “straordinaria” per questo sono costati tentò, inoltre, tengo a ricordare che senza la riapertura della Sulmona-Carpinone fondazione probabilmente non sarebbe dove è oggi. Poi in realtà le corse soppresse sono derivate dal fatto che hanno sostituito l’armamento sulla Pescara-Roma e non dal treno storico
Si, come no… l’80% di quali costi? Del solo affitto del treno?
Fuori le cifre per favore, quanti € spende RFI ogni anno per la manutenzione ordinaria e straordinaria di questa tratta ferroviaria Sulmona -Castel di Sangro?
Se si contatta la Fondazione Fs per affittare un treno per una giornata intera, ti rispondono che per circa 100 posti a sedere, il costo supera i 10.000 euro.
Considerato che il prezzo del solo biglietto per un viaggio/gita di andata e ritorno Sulmona – Castel di Sangro è di 50 euro… i conti non tornano e qualcuno ci rimette del suo.
O del “ NOSTRO”.
Infine con quest’ultimo capoverso: “ Poi in realtà le corse soppresse sono derivate dal fatto che hanno sostituito l’armamento sulla Pescara-Roma e non dal treno storico”… verrebbe voglia di mettersi a ridere se non ci fosse da piangere.
Da quel che leggo nei commenti gli unici veri rosicanti sembrano vivere nel paesello per la cui rianimazione non sarebbe utile neppure aderire alla provincia di Strasburgo.
Però magari, con 20 miliardi di euro, come quelli elargiti e che ancora si stanno elargendo a piene mani alla sua città, anche il paesello…
Tutti i governi sia di dx che di sx si sperticano per versare a piene mani miliardi a favore del “capoluogo” più raccomandato d’Italia che comunque, per nostra fortuna, resta sempre la solita caxxta.
Sulmona se non si alza i pantaloni da sola non può sperare proprio sull’aiuto di nessuno..
Debbo ancora ripeterlo? Per i 20MM la ricetta è semplice: basta un sisma, tanti lutti, 100.000 persone sfollate, una lunghissima serie di comuni colpiti, 10 anni fuori casa..facile no?
Aquilano ignorante ed egoista il tributo più grande per il terremoto lo hanno pagato gli studenti universitari che purtroppo avevano scelto la tua schifosa città per studiare. Sia i ragazzi della casa dello studente, sia quelli che erano in affitto a caro prezzo nelle catapecchie del centro storico, seconde case nelle quali i proprietari per mettere dentro il maggior numero possibile di studenti avevano fatto lavori che avevano indebolito le strutture e che hanno poi determinato la maggior parte dei crolli.
I “signori” aquilani che si portano sulla coscienza questi poveri studenti ora si stanno rifacendo le loro case pronti ad ospitare rigorosamente in nero altri studenti e in questa orribile città continua ad arrivare un fiume di denaro. Non contenti di ciò continuate a risucchiare tutto ciò che avete intorno e quando non riuscite a fregarvi qualche briciola avete pure il coraggio di rosicare.
Fate veramente schifooo!!!
Che lei possa vivere ciò che abbiano provato noi….. Allora si che potrà elargire certi apprezzamenti…. A l’aquila per la ricostruzione ci stanno pasteggiando molte imprese e artigiani sulmonesi che altrimenti starebbero all’angolo della tomba con il cappello in mano a chiedere l’elemosina per come state combinati…. Ma si vergogni di certo apprezzamenti e provi a vivere ciò che abbiamo vissuto noi poi si che avrà il titolo per parlare!
Lascia stare inutile spiegare a un sordo che non vuol sentire…. Nonostante i loro commenti, da aquilano, mi auguro che non debbano provarlo…. Allora si che capirebbero…. Dopo 14 anni non essere rientrato a casa propria e magari ci stai ancora pagando in mutuo sopra…. Stolti e sciocchi….
È questa vostra superficialità, che vi rende indifendibili.
Nessuno nega il rispetto che si deve a L’Aquila ed agli aquilani per ciò che è successo, ci mancherebbe altro. Dico solo che si dovrebbe evitare di ricondurre ogni ragionamento sempre e comunque a quel tragico giorno non fosse altro che per rispetto proprio per chi in quel giorno si è visto cambiare completamente il corso della propria esistenza.
Ciò non toglie che l’Abruzzo non è solo L’Aquila e non vive subordinatamente in funzione delle sue necessità. L’Abruzzo è anche molto altro per fortuna e ogni tanto chi di dovere, nel chiuso dei palazzi del potere, farebbe bene a ricordarselo..
51esimo commento che dire? La maggioranza di essi sono incommentabili, traspare solo invidia ignoranza e testardaggine ecco perché siamo (Sulmona) in una palude da cui venir fuori.
Da cui è difficile venirne fuori
Si, ma secondo voi questo qualcuno è sempre seduto a L’Aquila. Qualche volta però fate bene i conti e vedete chi comanda in Regione: lì contano i numeri dei voti e quelli si fanno sulla costa, dove, ogni giorno si inventano opportunità lavorative a scapito del resto delle aree interne, alle quali nulla si lascia, manco la sede del Soccorso Alpino! E qui che si fa? Ci si divide sulle mille stupidaggini che leggo ogni giorno sui commenti del Germe. E magari qualcuno è pure felice di questo regalino di RFI.
..Tutto ciò che di buono viene proposto per questa città è sempre un’ottima cosa.
Non capisco perché agli aquilani dia così tanto fastidio; pretenderebbero forse che fossero dirottate per finanziare la “causa aquilana” anche le briciole destinate a Sulmona?
Ma sei capace di leggere o no?
Se vogliamo far finta di non capire, possiamo continuare a farlo all’infinito. Il sisma non c’entra, e ci mancherebbe altro, perché è una questione che va avanti da decenni. Tralasciando la costa, in questa parte di regione tutto è stato continuamente finalizzato a consentire lo sviluppo esclusivo della città dell’Aquila, lo sappiamo bene, tutto quindi, doveva e deve essere li, uffici, scuole, università,musei, presidi sanitari, caserme, mostre, fiere, manifestazioni e chi più ne ha più ne metta, e questo da sempre. Per questa parte di regione, come anche dimostra la questione dei rifiuti, le priorità e le necessità da rispettare, sono esclusivamente, quelle del capoluogo e sembra che per le città della “sua” provincia anche le briciole e “l’ambizione” di crescere siano da considerarsi eccessive e quindi da eliminare. Questa città o paesello, per dirla con i rispettosi amici che però poi s’indignano, è vista solo cone una cenerentola da tenere nell’ombra, e questa era una consapevolezza già ai tempi di Jamm mo’, figuriamoci ora con i cari amici del sindaco. Quindi solidarietà e rispetto per il terremoto, solidarietà e rispetto,che invece, verso questa città risultano, nei fatti, da sempre inesistenti.
Non è corretta la premessa
“…tralasciando la costa…” quando tutti sappiamo che i suoi appetiti sono insaziabili e sono continuamente garantiti dal peso numerico dei propri consiglieri ed assessori regionali.
Ascoltate RAI3 regionale per farvene un’idea.
L’Aquila invece dovrebbe avere un ruolo guida per la crescita di tutto l’Abruzzo interno, se solo si riuscissero a superare quelle rivalità che qualcuno fomenta ma che nessuno peraltro avverte in città.
Quindi, come lei conferma, ci saranno sempre politici pronti a sostenere le ragioni di un territorio per meri tornaconti elettorali o logiche e convenienze di partito? Non agiscono secondo effettive necessità, esigenze, equilibrio, linee di sviluppo efficaci per favorire l’intera regione? Accidenti, non l’avevo proprio notato, meno male che in questa città, in regione e al governo abbiamo buoni amici. Il ruolo di guida si assume attraverso il rispetto e l’attenzione alle esigenze non solo della propria città ma anche delle altre città della provincia che hanno pari dignità e diritto di crescere, e mi scusi, ma a me non sembra proprio che sia così. E non solo a me.
Ovviamente, penso sia superfluo sottolinearlo, non è certo questa città che può vantare le amicizie sopracitate.
Io invece continuo a pensare che la provincia verso la quale Sulmona sembra anelare sia ben più attenta ai casi propri della disattenta L’Aquila.
Questa, un domani, potrà ben vivere senza Sulmona, ma temo che per quest’ultima non cambierà proprio nulla. E buon 25 aprile.
Penso che non siano l’Aquila o Sulmona a dover cambiare, ma il modo di concepire la politica. Viviamo un periodo che offre tanti soldi e possibilità di sviluppo per l’intera regione. Perché, se si vuol davvero crescere, non ci si affida ad un pool di esperti e studiosi in diversi ambiti e discipline, per formulare la redazione di un piano di sviluppo omogeneo, attraverso indagini mirate, valutazioni costi/benefici, utilità effettive, su quali opere, strategie, indirizzi, abbiano la precedenza per ogni territorio? Ma immagino che questa sia fantapolitica, l’incompetenza e la parzialità di quella reale però, poi danno adito a queste inutili guerre tra poveri. Ma immagino, sia proprio quello che la politica vuole. Buon 25 Aprile a lei.
Egregio Claudio, premesso che so leggere benissimo(non sono solo gli aquilini a saperlo fare) le rammento che il capoluogo della regione Abruzzo,come lei ben sa, sta nella sua città e non a Pescara…ha capito?
Giusto.
Claudio non faccia il finto tonto. Sa benissimo che sono L’Aquila e Pescara( il gatto e la volpe) a fare il bello ed il cattivo tempo, lo sanno tutti.
Contenti voi…
..magari!
Giusto per chi ha espresso commenti su l’aquila e il terremoto che l’ha colpita. All’indomani della tragedia ricordo a mes stesso che Sulmona fece barricate e polemiche perché tento di salire sul treno dei finanziamenti sisma cercando di rientrare nel cratere pur non avendo subito danni. Le case che tentarono di fare rientrare nel sisma erano già fatiscenti prima…. Allora chi e’ il vero sciacallo????
Senza voler fare nessuna triste polemica, ma ci sono comuni inseriti nel cratere sismico, vicinissimi a Sulmona,e non solo vicinissimi a Sulmona, che ringraziando il cielo, non subirono danni. E penso che non si possa negare che anche qui, viviamo in un territorio ad altissimo rischio sismico.
Nessuno ha dato dello “sciacallo” al capoluogo, mi sembra.
Le chiacchiere però stanno a zero. Resta il fatto che Sulmona non è mai destinataria di attenzioni e relativi finanziamenti degni di considerazione per aiutarla a risollevarsi dalla sua economia asfittica e dalla perenne precarietà. Ho paura che non ci sia e che non ci sia mai stata la volontà politica di dedicarsi ai problemi di queste zone e non riesco a capire il perché. Mi piacerebbe ascoltare dalle labbra del presidente Marsilio se ha in serbo qualche altro scherzetto ai danni dalla città( leggasi by pass ferroviario di Santa Rufina, scippo campionati mondiali di pattinaggio e tante altre belle cosette..)
..trasferimento di 8 o 10 milioni di euro, non ricordo bene, destinati al nosocomio sulmonese e dirottati dalla sera alla mattina a quello di Avezzano senza che nessuno si sia preoccupato più di tanto di dare uno straccio di spiegazione. Questo territorio vanta un archivio abbondante di episodi di questo tipo e il bello è che c’è qualcuno che ha pure la faccia tosta di dare dello sciacallo a noi.
Dovrebbe sapere, egregio Giordan, che le leve del potere regionale non si trovano a Sulmona, ergo, dove avranno casa gli sciacalli?
Hub dei treni storici. Mi sembra proprio una bella notizia per la città,troppo bella tanto che, siccome siamo a Sulmona, non se ne farà nulla..ovviamente.
Ma riprendere la proposta dell’ultimo decennio a partire dal Convegno di Sulmona con il Ministro Barca, lanciata da Ripensiamo il Territorio fare il Grande Centro Abruzzo una Grande municipalità di 90.000 abitanti???? Ve be siete dimenticafi???