Non è solo una questione di pessima organizzazione della macchina amministrativa, quanto di sciatteria e poco rispetto. Per i bambini poi, quelli delle scuole primarie della Lombardo-Radice in particolare. Che è tra l’altro la scuola più frequentata a Sulmona.
Le segnalazioni fatte già dalla prima campanella non sono servite a mettere una pezza alla mancanza di programmazione e soprattutto al degrado: ieri, ancora, per arrivare nella sede provvisoria dell’ex Croce Rossa, diventata provvisoria da anni, genitori e studenti sono stati costretti a fare la gincana tra erbacce e rifiuti. Proprio lungo il marciapiede e sul cancello che costeggia la scuola: pezzi di legno e di segnali rotti, rovi, rifiuti.
Uno scenario quasi monotono di degrado che si estende tutto intorno e dentro gli stessi cancelli della scuola, privata anche quest’anno di uno spazio per la palestra. Perché anche la tensostruttura allestita sul finire dello scorso anno scolastico, è volata via e chissà se sarà ripristinata. Mentre i ragazzi continuano a fare lezioni in corridoi improvvisati aule e ambienti piccoli e con poca luce. La scuola, quella vera e originaria di via Togliatti, d’altronde, non si sa quando e se verrà. Il progetto di abbatterla e ricostruirla, ha trovato ora uno stop da parte del nuovo dirigente che vuole salvare almeno la palestra. E pensare che i ragazzi dovevano trasferirsi per qualche mese e che non rintreranno prima di anni. Con quella data fissata ad ottobre 2020 che sembra essere sempre meno plausibile.
Un problema quello del degrado che non è isolato, perchè quasi tutte le scuole hanno riaperto i battenti nell’incuria. Con il caso più evidente di via L’Aquila dove c’è la materna e l’asilo nido. La struttura è circondata da una specie di foresta, dove scorrazzano animali e roditori in particolare e dove a dispetto dello sforzo della scuola di ricavare uno spazio decente all’esterno, oltre la rete che costeggia l’area per le lezioni, c’è una specie di discarica a cielo aperto che il Comune, così come la giungla del giardino, si guarda bene dal ripulire.
Così ai nostri figli si impone il degrado come norma. Per poi meravigliarsi dell’inciviltà che, dalla scuola si allarga a macchia d’olio su tutta la città e sui comportamenti quotidiani. Altro che educazione civica.
Scusate ma nostri amministratori sono un po’ distratti da altri problemi…..
Soluzione?!? Genitori volenterosi che ripuliscono l’area, magari portando con sé il proprio decespugliatore… qualcuno di loro magari porti pure di persona l’erba raccolta al Cogesa, a patto che venga SENSIBILMENTE ridotta la TARI ai volontari.. cattiva idea, vero?!?