A Case Pente gli attivisti ritentano la piantumazione

“Può un alberello costituire un pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica?”. E’ quanto si chiede il Coordinamento No Hub del Gas Abruzzo che domenica pianterà un albero di circa un metro in un sito di proprietà della Snam, a Case Pente, “come atto simbolico per la salvaguardia del nostro pianeta dai cambiamenti climatici provocati dall’uomo con l’utilizzo dei combustibili fossili”.

“L’iniziativa – spiegano gli attivisti – poteva anche non essere comunicata perché la nostra Costituzione prevede, all’art.17, che solo per le riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso all’autorità. In questo caso non si tratta di una riunione né tanto meno essa avverrebbe in luogo pubblico, dal momento che il luogo dell’iniziativa è privato. Eventualmente dovrebbe essere la Snam a dissentire ma rischierebbe di essere in contraddizione perché ha sempre affermato che una parte dell’area della centrale verrebbe comunque destinata a verde”.

Dopo l’ultimo caso di divieto di qualche tempo fa, quando gli ambientalisti volevano avviare una piantumazione, poi ostacolata, “ci si augura che questa volta il Questore dell’Aquila non faccia un nuovo divieto (quello del 13 dicembre scorso non era comunque giustificato e verrà impugnato nei termini di legge) perché sempre la Costituzione, allo stesso art. 17, stabilisce che il divieto può sussistere solo per ‘comprovati motivi di sicurezza e di incolumità pubblica’. A meno che non si voglia insistere nel sostenere che un atto del tutto innocuo, simbolico e nonviolento come la piantumazione di un alberello in un’area agricola di ben 12 ettari crei problemi all’ordine e alla sicurezza pubblica!”.

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