A quarant’anni dalla sua scomparsa avvenuta il 18 novembre del 1984, Bugnara ricorda Giuseppe Bolino con un convegno dal titolo Attualità e Vocazione di un intellettuale abruzzese. Organizzato dal Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti”, l’evento in programma sabato 16 novembre alle ore 17 presso il centro congressi in piazza De A. Gasparis a Bugnara, ricorderà la figura di Bolino, “intellettuale cattolico, studioso poliedrico, uomo delle istituzioni, politico energico e illuminato”.
Dopo i saluti del presidente del Centro studi Matteo Servilio, del sindaco di Bugnara Domenico Taglieri, del primo cittadino di Sulmona Gianfranco Di Piero e dell’assessore regionale alla cultura Roberto Santangelo, al convegno interverranno l’assessore alla cultura del Comune di Sulmona Carlo Alicandri Ciufelli, il presidente dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza Carlo Fonzi e il presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta.
A chiudere la giornata di lavori la cerimonia di consegna dei riconoscimenti di Radici e Territorio “l’iniziativa volta a premiare chi, con la propria attività professionale, onora il territorio in Italia e nel mondo” e che per l’anno 2024 vedrà premiati i giornalisti Giuseppe Guastella del Corriere della Sera, originario di Sulmona, Laura Di Pillo del Sole 24Ore, originaria di Pratola Peligna e la giornalista di Bugnara Barbara Di Silvio che scrive per Agenzia di Stampa Nova – Pechino. Un riconoscimento speciale verrà consegnato al periodico La Foce di Scanno per i suoi 80 anni di attività.
Il convegno chiude un anno “intenso e ricco di attività segnato dalla nascita di nuove collaborazioni con altri operatori culturali del territorio” sottolinea il presidente del Centro studi Matteo Servilio ricordando che l’appuntamento “sarà l’occasione per onorare la memoria del professore Bolino e per riflettere sul contributo della cultura alla valorizzazione del territorio”.
Bugnara ricorda un grande uomo di profonda umanità e cultura che ha sacrificato se stesso per sulmona una città che non lo ha degnato nemmeno di un misero ricordo. Bolino ebbe un infarto in consiglio egiinale per salvare il finanziamento dell’ampliamento dell’ospedale di sulmona ala che oggi e’ intitolata a lui ma non dalla città di sulmona ma dall’allora presidente della ASL. La città di l’aquila gli ha intestato una strada, la regione la biblioteca presso la sede dell’emiciclo a l’aquila, roccaraso il palazzo di ghiaccio e sulmona???? Proprio vero…. profeta in patria una città non riconoscente….