Edilizia e agricoltura. Le due tematiche troveranno un punto di intersezione il prossimo 15 febbraio, a Spazio Pingue, durante un seminario dove si discuterà delle conseguenze per gli agricoltori che scaturiranno dalla nuova legge regionale sull’urbanistica. L’incontro, programmato per le ore 18:00, è organizzato da Confagricoltura L’Aquila. Sarà il momento opportuno per fare chiarezza sul corretto utilizzo dei suoli agricoli e sull’impatto che le nuove norme urbanistiche possono avere sugli stessi.
All’incontro prenderà parte Salvatore Di Bacco, del comitato scientifico nazionale UNITEL, che ha seguito passo passo, in regione, la nascita di una legge attesa da quarant’anni. Lui ne conosce cavilli, sfaccettature, opportunità e anche le criticità che essa nasconde.
Il parterre sarà composto da Elio Accardo (Assessore Attività produttive Comune di Sulmona), Fabio Spinosa Pingue (Vicepresidente di Confagricoltura L’Aquila), Stefano Fabrizi (Direttore di Confagricoltura L’Aquila), Mario Quaglieri (Assessore Regione Abruzzo) e Daniele Di Bartolo (candidato al Consiglio Regionale con la lista Civici e Riformisti D’Amico Presidente). Quaglieri e Di Bartolo, entrambi candidati come consiglieri regionali, rappresenteranno i due schieramenti che si confrontano per il rinnovo del consiglio regionale e del presidente.
Confagricoltura L’Aquila, intanto, ha espresso parere favorevole sulla nuova legge urbanistica. La norma limiterà la sottrazione crescente di terreni coltivabili, a favore del contenimento del consumo di suolo urbano.
“I rapporti elaborati da ISPRA – spiegano da Confagricoltura -, certificano, in modo inequivocabile, il fenomeno che riguarda prevalentemente i migliori terreni sia dal punto di vista produttivo sia da quello ambientale e paesaggistico. Inoltre, i rapporti ISPRA, riferiscono che la nostra regione “negli ultimi decenni ha subito una conversione urbana dei suoli tra le più intense tra quelle dell’Italia centrale. La continua sottrazione di terreni agricoli è dannosa perché corresponsabile della perdita di produzione primaria e della crescente necessità di ricorrere all’importazione di prodotti agricoli, il contenimento di questo fenomeno serve a sostenere la produzione nazionale, garantire un’accettabile sovranità alimentare, rifornire le nostre agroindustrie costrette a ricorrere sempre di più alle importazioni. Considerato il costante calo del numero delle imprese agricole sia in Italia che in Abruzzo, l’utilizzazione edificatoria a fini residenziali dei suoli agricoli, inoltre, è del tutto ingiustificata e dovrebbe rappresentare un’eccezione alla regola sulla inedificabilità totale dei suoli agricoli”.
Il problema agricolo è di gran lunga ben diverso e proviene da lungo passato, questo illuminato articolo da alcune illuminanti spiegazioni.
(https://parapaxio.blogspot.com/2024/02/donne-ditalia-rovina-dell-agricoltura.html)
Un semplice invito ad approfondire, non prendete per oro colato tutto ciò che afferma Ispra.
La casistica degli esempi da citare sarebbe “voluminosa”.