Cinquecento studenti del liceo “Patini-Liberatore” di Castel di Sangro hanno incontrato questa mattina Gennaro Spinelli, per una lezione intitolata “Dalla conoscenza alla coesistenza”. Spinelli, 31 anni, è tra i più noti violinisti rom a livello internazionale, ambasciatore dell’International Romanì Union per l’arte e la cultura romanì nel mondo e presidente dell’Unione della Comunità Romanés in Italia (UCRI). Spinelli ha parlato della cultura rom, dalla lingua alle tradizioni, dalle usanze ai costumi, perché solo chi non conosce è diffidente nei confronti dell’ignoto.
Si è parlato anche degli stereotipi e di come abbatterli: leggendo e analizzando i dati. Al centro del dibattito lo studio e la cultura come uniche strade da seguire per la convivenza e la coesistenza. Largo spazio anche all’importanza della musica, ossia il primo strumento di comunicazione della cultura romanì.
“Sono stato fortunato – ha spiegato Spinelli -, ho avuto un padre che ha studiato e mi ha fatto studiare, mi ha portato in giro per il mondo e mi ha trasmesso tutto quello che poteva della cultura rom, perché ho avuto la fortuna di avere un nonno, che portava il mio stesso nome, che pur essendo analfabeta, ha fatto studiare suo figlio, perché ho una madre che ci ha curato fin da piccoli e ci ha fatto crescere con il suo affetto e la sua protezione”.
Ma anche gli studenti sono stati protagonisti. Toccante l’intervento di un alunno rom che frequenta l’istituto castellano: “Sono rom, ma per mia fortuna la comunità di Castel di Sangro non mi ha mai fatto sentire discriminato. Sarebbe bello spiegare e far conoscere a tutti la nostra cultura”.
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