Partiti da ieri alla villa comunale di Sulmona i lavori del secondo lotto che con la potatura del lato esterno lungo viale Roosevelt e alcuni interventi nella zona interna consentiranno di riqualificare l’area verde cittadina salvaguardandone il patrimonio arboreo.
Un secondo lotto che si aggiunge al primo. E molto probabilmente ad un terzo. Presentato infatti lunedì scorso al Comune di Sulmona il progetto da 350 mila euro che, una volta approvato, consentirà di eseguire ulteriori lavori di sistemazione dei giardini interni alla villa tra cui il rifacimento dei cordoli e potatura di altri alberi.
Lavori finanziati dalla Fondazione Carispaq che oltre ai 270 mila euro già stanziati è pronta a mettere a disposizione del Comune i fondi necessari alla realizzazione del terzo lotto. Per il quale però occorrerà attendere l’iter burocratico del progetto che dopo l’approvazione da parte dell’ufficio tecnico dovrà essere inserito nella variazione del delle opere pubbliche e del DUP, documento unico di programmazione. Prima sarà necessario però l’avallo anche della politica, perché il progetto proposto prevede il taglio di numerose piante dentro e intorno alla villa comunale.
La villa comunale di Sulmona si prepara dunque a un restying completo che oltre ad un importante potatura degli alberi prevederà anche interventi al sistema di irrigazione, a pezzi lapidei e vasi. In che tempi e con quali modalità, sarà il Comune a deciderlo.
Mi auguro che non si tratti solo di mera potatura.
Non conosco i dettagli dei lavori, ma voglio sperare che si tratti di un vero e proprio intervento mirato soprattutto alla valorizzazione di quella che rappresenta una delle realtà più rappresentative della nostra bella città.
Perché tagliare numerosi altri alberi? Quali alberi? Bisogna invece cercare di curare e conservare gli alberi in situ, ci vogliono decenni affinché un albero cresca. E poi a mio avviso sono le siepi che circondano e chiudono tutta la villa comunale che bisognerebbe ripiantare e sistemare per prime,perché sono quelle che danno l’impatto visivo immediato di degrado o decoro al tutto
Potatura non è tagliare alberi ma appunto prendercene cura attraverso tagli di rami secchi ….
Ma quando commentate leggete e soprattutto capite quel che commentate o scrivete cose a minchia così
Non parli al plurale. Se sta criticando qualcuno dei commentatori in particolare, lo affermi chiaramente.
… molti alberi sono marciscenti, intristiti e seccaginosi, altri pericolanti e pericolosi a causa dei rami ormai secchi che a ogni folata di vento si spezzano e creano un pericolo permanente per l’incolumità pubblica.
Necessitano inoltre di un taglio di sfoltimento a scelta… i fusti sono troppo ravvicinati perché piantati a suo tempo senza un adeguato e necessario criterio silvicolturale, essendo piante Eliofile sono cresciute pericolosamente in altezza.
Meno piante, ma ben radicate e con uno sviluppo armonico delle chiome.
E poi si possono sempre rimpiazzare con nuovi alberi di specie adeguate.
Che taglino anche le due piante di cipresso al lato sx della Cattedrale di San Panfilo, per ridare luce e visibilità alla facciata in pietra.