Si chiama BES e sta per Benessere equo e sostenibile, un concetto multidimensionale comprensivo di tanti “domini” utili a valutare il livello di benessere di una comunità.
Ed è sul dominio denominato “politica e istituzioni” che il recente studio del CRESA, il Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, si è soffermato evidenziando per la regione Abruzzo significativi divari non solo rispetto alla media nazionale ma anche alle altre regioni del Mezzogiorno. Questo è quanto registrato per il 2022, ultimo anno di riferimento dei dati, periodo in cui la maggioranza degli indicatori attraverso i quali viene misurato il dominio “politica e istituzioni” ha registrato livelli inferiori alla media nazionale e, in alcuni casi, anche del mezzogiorno. A partire dalla partecipazione elettorale, primo degli indicatori esaminati, che nelle ultime elezioni del Parlamento europeo nel 2019 ha visto in Abruzzo la percentuale di elettori alle urne del 52,6% a fronte del 56,1% della media nazionale .
Bassa anche la percentuale relativa alla presenza femminile nelle amministrazioni comunali che nello stesso anno di riferimento si attesta intorno al 28% con la provincia di Pescara che guida la classifica negativa con “un’accentuata riduzione della quota di amministratori comunali donne” in controtendenza con le altre province abruzzesi. Una situazione che in realtà riflette “un quadro nazionale ben distante dall’equilibrio di genere”. Discorso analogo per i giovani under 40 la cui presenza nelle amministrazioni comunali, sempre per il 2022, si attesta intorno al 27% percentuale, purtroppo, anch’essa in linea con il trend nazionale.
Altro indicatore analizzato dal CRESA, quello relativo all’autonomia finanziaria degli enti locali per il quale tra il 2019 e il 2022 la percentuale del 75% pone l’Abruzzo al di sotto della media nazionale, con il dato relativo alle province di L’Aquila e Chieti per le quali “sembra diminuire in maniera più significativa la capacità di riscossione”. Per le amministrazioni provinciali invece lo stesso indice raggiunge la percentuale pari all’87% grazie alla quale l’Abruzzo si colloca al di sopra della media del Mezzogiorno. Ultimo degli indicatori presi in esame dalla ricerca quello dell’affollamento degli istituti di pena il quale, mentre a livello nazionale nel 2022 presenta un indice “migliorato rispetto a quello critico pre-pandemia”, in Abruzzo appare nettamente inferiore sia rispetto alla media del Paese che rispetto alla media del Mezzogiorno.
In conclusione lo studio evidenzia come, a livello provinciale, Pescara riesce a distinguersi positivamente per la partecipazione politico–amministrativa grazie alla maggiore partecipazione elettorale e la più elevata capacità di riscossione, e negativamente per la presenza di donne e di giovani under 40 nelle amministrazioni comunali. Solo indici negativi per la provincia dell’Aquila che presenta il minor tasso di partecipazione elettorale e la più bassa capacità di riscossione mentre quella di Chieti vanta la maggiore presenza di giovani nelle amministrazioni comunali e il più basso indice di affollamento degli istituti di pena.
ALLA FINE C RMETTET VU CHE IET A VUTA CHISS 15000 AL MESE E VU A FATIA PE LA GLORIA FANN BON
Sono dati pubblicati nell’ottobre 2023, ed è per certo un bene leggerli e analizzarli anche a febbraio 2024, a poco più di un mese dall’evento elettorale regionale, ma anche una capatina su altri domini di certo più emblematici, interessanti e coinvolgenti per la popolazione non era per certo sbagliato… anzi.
I domini del benessere:
SALUTE
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA
BENESSERE ECONOMICO
RELAZIONI SOCIALI
(POLITICA E ISTITUZIONI)
SICUREZZA
PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE
AMBIENTE
INNOVAZIONE, RICERCA E CREATIVITÀ
QUALITÀ DEI SERVIZI
Tutti indicatori Bes che avrebbero dato una lettura molto diversa da quella che il MONDO POLITICO CI PROPINA!