Caprò, storia di un contadino abruzzese al teatro D’Andrea

Una storia nella storia. Caprò questo il titolo dello spettacolo teatrale di Vincenzo Mambella che sabato 10 febbraio alle 17.45 la compagnia Teatro Immediato porterà in scena al teatro comunale D’Andrea di Pratola Peligna per il quinto appuntamento della stagione teatrale di prosa e musica organizzata dall’associazione culturale Classemista Teatro.

Una storia come tante quella di Caprò, un contadino abruzzese di fine ottocento nutrito dall’amore viscerale per la terra. Quella terra che tanti contadini ha visto sudare e morire, circondati solo dai pochi oggetti che accompagnavano le loro vite. Vite tristi, vissute in solitudine, scandite dal moto regolare delle stagioni a ricordare i tempi della semina e del raccolto e dove non c’era posto per nient’altro. Nemmeno per l’amore familiare sempre legato alla sopravvivenza e quindi a quella terra amata e odiata allo stesso tempo. E Caprò, come tanti contadini di un tempo che fu, vive senza sogni né desideri, nell’amore ostile di una famiglia dove non resta che seguire il modello paterno.

Fino al tragico naufragio del bastimento Utopia che nel 1891 inabissandosi al largo di Gibilterra provocò la morte circa 600 immigrati. Quasi tutti italiani partiti per fare fortuna in America ma mai arrivati nella loro “terra promessa”. Tra essi anche 14 contadini abruzzesi di Fraine, piccolo paese in provincia di Chieti, la cui storia ricorda le tante storie che quasi ogni giorno le cronache ci raccontano, quelle dei tanti stranieri diretti in Italia in cerca di una vita più dignitosa.

“Ma non raccontiamo il naufragio della nave Utopia – spiega il regista ed interprete Edoardo Oliva – il fatto storico e l’emigrazione restano sullo sfondo. Abbiamo cercato un approdo che rendesse questa piccola storia nella sua essenza, archetipica, universale”. Una storia nella storia dove il naufragio della nave racconta l’altro naufragio, quello di Caprò nella suo pezzo di terra, “una piccola vicenda umana, ancora sommersa in qualche fondale, forse immaginaria forse no”. Non un eroe ma un eroe tragico che con le sue fragilità, le sue colpe e le sue punizioni racconta di una vita che “non approda sui libri” e che come le piccole storie dei contadini di Fraine finirà per perdersi nell’oblio. Per non dimenticare le tante storie che hanno fatto la storia appuntamento al teatro D’Andrea di Pratola Peligna con Caprò.

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