Niente opposizione al piano di risanamento di Cogesa. Nannarone: “Scelta inquietante”

Un passo indietro, anzi due, da parte dell’Amministrazione Di Piero che non farà opposizione al piano di risanamento di Cogesa. Un ripensamento arrivato dopo meno di una settimana dall’aver affidato l’incarico di ricorso all’avvocato Sergio Della Rocca. Sulmona sceglie così la “via del dialogo”, come ha ribadito il primo cittadino durante la discussione sull’approvazione del Bilancio consolidato 2022 dell’ente. “E’ stata una scelta difficile e ponderata – ha spiegato Gianfranco Di Piero -. Abbiamo messo in atto ciò che era stato promesso nel precedente consiglio, ossia un tentativo di salvataggio della società che è presente sul territorio e che in questo territorio dà lavoro”.

Cogesa vive una problematica drammatica che non nasce né oggi, né dodici mesi fa, quando la società aprì la procedura per lo stato di crisi. Antiche partite, come ha tenuto a sottolineare Di Piero riferendosi al polso non proprio duro dell’Amministrazione Casini durante le riunioni del controllo analogo in sei anni di mandato. L’opposizione al piano di risanamento, ha voluto ribadire il sindaco sulmonese, avrebbe creato una situazione ancor più critica per Cogesa, potenzialmente nel mirino di imprenditori esterni che avrebbero “scippato” la società dal controllo da parte dei Comuni soci dell’intero territorio”. Nessuna mossa politica in vista della prossima tornata elettorale delle regionali, né altri tipi di congetture. “Abbiamo ritenuto che per far valere le nostre ragioni fosse utile interloquire con il nuovo Amministratore unico”.

Ferma e decisa l’opposizione delle minoranze. Parla di “scelte inquietanti” la consigliera Teresa Nannarone, che durante la risposta del sindaco ha postato sul proprio profilo Facebook un post tanto sintetico quanto eloquente: “Le bugie hanno le gambe corte, sempre”. Un post che dovrebbe essere riferito a Mimmo Di Benedetto, che ha negato di conoscere Nicola Sposetti, nuovo amministratore unico di Cogesa eletto venerdì pomeriggio all’unanimità, ma che è stato ricevuto nel suo studio.

Il bilancio della partecipata non è certo rosa e fiori: risultato negativo per un milione e 800 mila euro e un Patrimonio netto negativo per un milione e 400 euro, che per effetto del Decreto Milleprororghe rinvia rinvio perdita al 2027. Il semaforo verde per il bilancio è arrivato solo dal Collegio Sindacale, e non dal Revisore dei Conti che si è detto “impossibilitato a esprimere un parere in merito”. A (non) pronunciarsi è stata la BDO, società milanese alla quale è stato affidato l’incarico diretto da Cogesa (sottosoglia per 39.000 euro) nel 2020 per stilare la Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio. Permane la discordanza di 428 mila euro sullo stato debiti/crediti tra Cogesa e Sulmona, che ha accantonato nel fondo contenzioso il 50%.

Il consiglio ha approvato a maggioranza la modifica alla convenzione relativa all’esercizio del controllo analogo congiunto di Cogesa da parte degli enti soci. Una modifica che arriva a seguito del parere della Corte dei Conti, che la scorsa primavera ha riscontrato mancanza di controllo da parte dei 67 Comuni associati. Per garantire il funzionamento del Comitato è stata inserita una seconda convocazione nella quale sarà sufficiente la presenza di un quarto dei componenti per ottenere il numero legale. Per le deliberazioni, invece, sarà sufficiente la maggioranza dei presenti. Ridotti anche i tempi di convocazione del comitato da 10 a 5 giorni, così come è stato limitato il numero delle deleghe sceso a 5. Inoltre, viene regolamentata la figura che presiede il Comitato, ossia il sindaco di Sulmona, che in caso di assenza viene sostituita dal vice sindaco.

2 Commenti su "Niente opposizione al piano di risanamento di Cogesa. Nannarone: “Scelta inquietante”"

  1. Vabbè,non solo le bugie.

  2. … e vissero tutti felici e contenti…
    con i soldi che andranno a prendere dalle tasche dei contribuenti per risanare i debiti generati da consulenze, incarichi, progettazioni, benefit, assunzioni spintanee, acquisizioni di nuove sedi e, per finire, dal prezzo di favore fuori mercato per il conferimento di rifiuti indifferenziati che da soli superavano la metà annuale del conferito in discarica… insalubrità a parte, in particolar modo solo (quasi) a carico di chi vive nella zona.

    Quando arriveremo a questo?

    https://www.consea.eu/la-tariffa-puntuale-dieci-domande-e-risposte-per-capire-meglio-di-cosa-si-tratta/

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