Il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Sulmona, i sindaci dei Comuni del circondario e i rappresentanti delle istituzioni, hanno deciso di rinnovare l’impegno per la salvaguardia del tribunale di Sulmona. A spiegarlo in una nota il segretario dell’Ordine Piercarlo Cirilli
Dunque in tempi brevissimi, i primi cittadini di concerto con l’Ordine forense, hanno deciso di adottare, compatibili deliberazioni di impulso e di sollecito da indirizzare al ministro della Giustizia, al parlamento e alla Regione Abruzzo e di formulare istanza “affinché la stessa Regione Abruzzo dia effettivo seguito ai lavori della commissione regionale già costituita da oltre un anno sulla materia della geografia giudiziaria abruzzese e, nello specifico, sulla materia della salvaguardia dei presidi giudiziari abruzzesi soppressi e in regime di proroga fino al 2020”.
Un impegno che Luciano D’Alfonso aveva promesso in campagna elettorale come il primo del suo mandato. Impegno rimasto disatteso.
Dati alla mano, alla riunione di questa mattina sono stati evidenziati i punti di forza come l’elevato tasso di efficienza e di adeguatezza della risposta alla domanda di giustizia dei cittadini, “nonché l’imprescindibilità in un contesto caratterizzato dalla conformazione del territorio, dall’esistenza di un sistema pressoché unico di parchi e di riserve naturali e dalla presenza di una casa di reclusione di primaria importanza nel panorama delle strutture carcerarie nazionali”.
Ripartire dai tribunali di montagna, la strada possibile, in difesa del presidio giudiziario sulmonese. Una battaglia difficile, lo spiega il sindaco di Pratola Antonella Di Nino sottolineando l’importanza di proseguire e utilizzare tutti gli strumenti della politica in questo tempo di proroga ottenuta sino al 2020, soprattutto nel nuovo corso che si aprirà con le elezioni nazionali di primavera, “per scongiurare un esito mortificante”.
La Di Nino, che ringrazia l’Ordine degli avvocati di Sulmona che ha organizzato il confronto con tutti gli attori istituzionali e politici coinvolti per proseguire “questa legittima battaglia”, interviene sull’annosa questione del tribunale: “Le impostazioni sbagliate possono essere superate e nuovi provvedimenti possono essere pensati per salvaguardare le peculiarità delle aree svantaggiate e di montagna, anche in tema di tribunali e giustizia, e in tale direzione può essere ripreso il pensiero dell’ex ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri sulla rilevanza dei tribunali di montagna”.
“Bisogna agire subito – incalza – ma è probabile che fatti i collegi elettorali e approvata la legge di bilancio, la legislatura attuale sarà di fatto terminata”, la Di Nino pone l’accento sulle caratteristiche del nostro territorio, le distanze dal capoluogo di quest’area, fattori noti e decisivi ribaditi stamane dal presidente del tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto “al quale dobbiamo il merito, con i suoi studi e il suo operato, per la condizione di efficienza che caratterizza la nostra struttura, e sono aspetti che andranno affermati nella nuova dialettica con il governo”.
Perché spiega il sindaco “la partita delle proroghe è quasi certamente finita con l’ultimo provvedimento, inserito nel decreto terremoto che ha colpito il Centro Italia nel 2016” insomma decreti simili non potranno essere più essere utilizzati e l’importanza rilevante delle caratteristiche del nostro territorio assumerà un peso decisivo.
Anna Spinosa
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