“Inattuabilità tecnica in ragione della notevole complessità infrastrutturale della linea e della gestione di sistemi di produzione di idrogeno verde”. Le parole del ministro Musumeci sul perché non verranno utilizzati treni ad idrogeno sulla tratta Sulmona – Terni sono esempio, per il Movimento 5 Stelle, di “scarsa lungimiranza” e sembrano frutto di “un disegno ben preciso teso a mortificare un’intera regione da utilizzare esclusivamente come bacino elettorale”, scrivono la senatrice Gabriella Di Girolamo e il coordinatore della provincia dell’Aquila Attilio D’Andrea.
Un “no” quello del ministro Musumeci incomprensibile se si pensa ai 300 milioni del PNRR pronti ad essere utilizzati e oggi accantonati perché il progetto “é difficile e non si può fare”, questo in soldoni per il M5S quanto affermato dal ministro, “cosa alquanto paradossale per un governo che impegna decine di miliardi per un ponte a campata unica su una delle faglie più pericolose al mondo”.
Inaccettabile decisione di un esecutivo che continua a prendere in giro i territori costretti a rinunciare ai treni all’idrogeno in cambio di “qualche passaggio a livello e qualche curva in meno sul percorso”. Ulteriore dimostrazione della “considerazione che la maggioranza di governo riserva alla nostra regione” con tutte le implicazioni che essa comporta anche dal punto di vista occupazionale. “Sarà ancora interessata – si domandano la Di Girolamo e D’Andrea – l’azienda produttrice di idrogeno verde ad insediarsi nella zona industriale di Sulmona?”; la risposta purtroppo dipenderà dalle decisioni dell’attuale esecutivo che, “sempre pienamente condivise dalla giunta Marsilio”, continuano a penalizzare ed impoverire le aree interne “azzerando ogni possibilità di rilancio economico”.
L’idrogeno verde non esiste. Serve solo per sprecare soldi pubblici e distruggere territorio.