Dimensionamento scolastico, Blasioli contro le mancate soppressioni nel teramano: “Pescara danneggiata”

Il consigliere regionale Pd, Antonio Blasioli, più che guardare agli interessi della comunità imbraccia spada e scudo e prende parte alla “guerra tra poveri” sul dimensionamento scolastico abruzzese. Nella conferenza stampa tenuta oggi dal rappresentante dem, Blasioli ha scelto di non prendere le difese dell’intero Abruzzo sulla soppressione delle 7 istituzioni scolastiche prevista il prossimo anno. Il consigliere in quota Pd, infatti, ha preferito attaccare la scelta dovuta al decreto Milleproroghe di salvaguardare due realtà scolastiche della provincia di Teramo a discapito di due scuole del pescarese (gli istituti omnicomprensivi “Giardini” e “Ciulli” di Penne e Pescara). Insomma, il rappresentante dem ha preferito guardare al proprio orticello, o meglio a quello della Provincia di Pescara, nella quale correrà come candidato consigliere nelle prossime elezioni regionali.

D’altronde la campagna elettorale è così e il bacino di voti di Blasioli è quello legato alla città adriatica e alle realtà della sua Provincia. Magari Blasioli tornerà a parlare degli interessi generali dell’Abruzzo unito solo al termine della tornata elettorale, che sia in maggioranza o in opposizione. Certo è che da un rappresentante dell’intera regione abruzzese ci si sarebbe aspettato un ragionamento più profondo. Blasioli, invece, ha voluto alzare campanili e barricate. Dividere i cittadini per una manciata di voti raccolti sulla pelle degli studenti.

Con il decreto Milleproroghe le realtà scolastiche da accorpare in Abruzzo nell’anno scolastico 2024/2025 passano da 11 a 7 grazie alla delibera della Regione Abruzzo. Un atto con il quale l’ente ha cercato di redistribuire – in modo razionale e con un criterio di equilibrio e proporzionalità alla luce della situazione concreta di ciascuna autonomia – l’inevitabile soppressione di queste 7 dirigenze.

“In realtà – ha evidenziato Blasioli – la logica seguita non sembra corrispondere a quanto affermato, poiché la richiamata “solidarietà” – che non è un criterio specifico ma un indirizzo -, avrebbe dovuto scongiurare decisioni eccessivamente penalizzanti in alcune province, mentre la scelta dei 7 istituti sacrificati si è rivelata nettamente sbilanciata a favore della Provincia di Teramo e a sfavore di quella di Pescara. Infatti, sulla base del piano di razionalizzazione formulato dall’ufficio scolastico regionale – che ricordiamo, contemplava 11 soppressioni – la Regione ha deciso di confermare le tre soppressioni previste all’Aquila, ridurre da 4 a 2 quelle attese a Chieti – evidentemente per preservare la specificità di alcune aree interne -, di annullare le due soppressioni inizialmente previste per Teramo – malgrado una di queste, l’accorpamento del liceo artistico per il design “Grue” di Castelli al liceo scientifico “Einstein” di Teramo fosse stata avallata dalla stessa provincia teramana anche in considerazione dei soli 46 alunni iscritti – e confermare infine le due prospettate per Pescara”.

“In sostanza, i numeri della nostra provincia – evidenzia Blasioli – non esigevano accorpamenti. Tuttavia, se comprendiamo la ratio per cui, in virtù dell’accennato criterio di solidarietà regionale più volte riecheggiato nei Tavoli provinciali, si era pensato di distribuire in maniera equa sul territorio gli iniziali 11 accorpamenti, ci chiediamo perché, quando gli accorpamenti sono scesi a 7, Pescara abbia subito ben due soppressioni mentre Teramo nessuna”.

“La totale remissività alle scelte della Giunta Marsilio – conclude – è un colpo ferale per la nostra provincia”.

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