Sinistra Italiana in soccorso di Forza Italia, capita anche questo, che due opposti si trovino sullo stesso binario, quando l’istituzione, che tutti dovrebbe rappresentare e garantire, non rappresenta e non garantisce. Ma fugge il confronto.
Quel “non tollero” ripetuto quattro volte dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini l’altro giorno in consiglio, prima di alzare i tacchi e uscire dall’Aula, senza ascoltare la replica della consigliera azzurra Elisabetta Bianchi sulla vicenda dell’ex detenuto assunto dalla Creaservice (guarda video -Scintille in consiglio- nella sezione “de visu”), ha indignato anche la sinistra.
Il segretario regionale e quello di Sulmona di Si, Daniele Licheri e Domenico Capaldo, lo mettono nero su bianco e chiedono risposte, ancora, al primo cittadino.
“Cosa non tollera il sindaco? Il fatto che si chieda chiarezza a tutela della comunità? Non tollera che si chieda trasparenza e consapevolezza del proprio ruolo? Non tollera che qualcuno in città parli di legalità? – chiedono i due esponenti di Si – Il sindaco che ‘non tollera’ ha abbandonato l’aula per manifesta inadeguatezza e per mancanza di argomenti rispetto alla richiesta di chiarezza e della portata che contiene un reinserimento di un ex detenuto ergastolano attribuendo incarichi di responsabilità importanti, siamo tra i pochi a sostenere della importanza del reinserimento a fine pena, e non è questo in discussione. Quello che chiediamo è ben altro, circa la ‘opportunità’ di attribuire compiti e funzioni a persone che non sono né pentite né dissociate”.
Quel gesto poi di fare una denuncia-esposto per procurato allarme è inconcepibile, dato che “in città c’è preoccupazione – continuano Licheri e Capaldo – non ritiene (il sindaco, ndr) dopo aver saputo (?) di dover prendere provvedimenti a tutela della città, piuttosto che consentire ruolo di controllo e vigilanza sulla cosa pubblica?”.
“Esprimiamo solidarietà a tutti coloro che sono sotto attacco, anche se distanti politicamente – conclude Si -, perché la legalità, la trasparenza e la democrazia debbono essere patrimonio condiviso da tutta la comunità politica e civica, la posta futura in gioco, in questi termini ha un valore indiscutibile che non può e non deve essere sottovalutata”.
Un sindaco sull’orlo di una crisi di nervi…
Nuovo commissario tra 3…2…1…