Cogesa, trasmessa la relazione ARTA sull’origine dei miasmi a Noce Mattei

Sono diverse le cause concomitanti dei miasmi provenienti dalla discarica Cogesa, in località Noce Mattei. A dirlo è la relazione Arta trasmessa al sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, e inoltrata alla stessa società partecipata. Le molestie olfattive appaiono confermate e sono ascrivibili soprattutto agli effluenti del biofiltro. Questo impianto di abbattimento tratta le arie esauste aspirate dal trattamento biologico. In caso di corretta gestione, le emissioni del biofiltro possono considerarsi trascurabili dal punto di vista olfattivo.

Va precisato, tuttavia, che in occasione del primo controllo l’impianto risultava inefficace in quanto quasi completamente ostruito, mancante di sistemi di campionamento a monte della fase di abbattimento ed il suo corretto funzionamento è inficiato dall’efficacia del confinamento dei locali aspirati i cui portoni sono stati trovati spesso aperti.

Una seconda sorgente olfattiva, di natura diffusa, è costituita dagli scarrabili utilizzati per il conferimento della FORSU (Frazione organica del rifiuto solido urbano) e posti all’esterno del capannone in adiacenza di una rampa di carico. Durante il trasferimento dei rifiuti, il carico e i conseguenti colaticci restano esposti all’azione del vento. Nel periodo estivo i meccanismi putrefattivi generano miasmi che non sono contenuti da misure tecniche o gestionali di una qualche efficacia. Si tratta di una sorgente particolarmente dipendente dai tempi di raccolta e dalle temperature esterne. A questa sorgente, inoltre, si sommano i materiali putrescibili occasionalmente stoccati all’esterno (FOS).

I miasmi sono dunque causati sia da condizioni micrometeorologiche che questioni gestionali della discarica. Lo studio di ARTA ha dimostrato che sono sorgenti rilevanti sia la porzione di discarica esaurita che quella in coltivazione. Nel caso della prima, sull’emissività influisce in maniera essenziale la possibilità data al gesto dell’impianto di rimandare la chiusura definitiva della discarica. Ciò comporta una scarsa captazione del biogas e maggiore formazione di percolato che in alcuni punti della superficie sembra riemergere. Nel caso della porzione di discarica in coltivazione, invece, la maggiore emissività è attribuibile alla intempestiva copertura e all’utilizzo di FOS che in base ai valori emissivi riscontrati in discarica sembrerebbe non sufficientemente stabilizzato. Anche i frequenti incendi della FOS e della discarica testimoniano una gestione carente dell’impianto.

Prossimamente verrà effettuata da ARTA una simulazione della dispersone atmosferica da ripetere con i dati emissivi stimati. Ciò servirà per verificare se le segnalazioni dei miasmi diano spiegabili dalle sorgenti individuate dallo studio, o se si debbano ipotizzare ulteriori meccanismi.

Il sindaco sulmonese ha proposto a Cogesa una differente gestione del conferimento della FORSU al fine di contenere le emissioni odorigene, possibilmente con il confinamento delle attività. Inoltre, è stata proposta la chiusura definitiva della porzione di discarica esaurita e la predisposizione di bocche di campionamento sulle linee di adduzione al biofiltro e sistemi automatici di monitoraggio dei livelli di impaccamento nonché incremento della frequenza della distribuzione delle velocità superficiali del biofiltro e obbligo di verifica efficienza di abbattimento, oltre al divieto a stoccare all’aperto materiali putrescibili.

3 Commenti su "Cogesa, trasmessa la relazione ARTA sull’origine dei miasmi a Noce Mattei"

  1. politica da quattro soldi in Sulmona | 27 Dicembre 2023 at 17:59 | Rispondi

    dalla relazione dell’ARTA estrapolo : ” una carente gestione dell’impianto”…non abbiamo politici e tecnici in grado di gestirla…chiuso…e noi soffriamo per la PUZZA!!!!!!!

  2. Mi chiedo a che serva COGESA: praticamente non funziona nulla là dentro: bilanci fallimentari, organizzazione fallimentare e trattamento rifiuti (come dimostra questo stesso articolo) fallimentare.
    Qui a Sulmona in tanti non ne possono più e urlano che bisogna chiuderla, questa discarica. E hanno mille ragioni da vendere, se non fosse che poi, subito dopo, si pone un problema immenso: dove vanno a conferire i propri rifiuti i vari comuni della provincia piccoli o grandi che siano?
    Tra questi ve ne sono alcuni minuscoli, di poche centinaia di abitanti, e altri, quali proprio Sulmona e ancor più il nostro prestigioso capoluogo (70mila abitanti: scusate se è poco), che da anni conferiscono a Noce Mattei i propri rifiuti, per un servizio che continua ad essere, in realtà, un non più tollerabile disservizio alle varie comunità della provincia.
    Questo è un problema di cui forse sarebbe ora che se ne facesse carico direttamente la Regione Abruzzo e non più la provincia e tanto meno i soci (che, alla fine, sono perlopiù le municipalizzate degli stessi comuni conferenti).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*