Sanità: in Abruzzo l’indice più alto degli infortuni sul lavoro. La denuncia del Pd

Ogni anno in Abruzzo, dal 2018 al 2022, è stato soggetto ad infortunio un operatore sanitario su 10 per una media del 10,6%, ampiamente superiore a quella delle altre regioni italiane che invece registrano un 6,1%. Questi i dati che Riccardo Persia, ricercatore presso l’università di Enna, ha diffuso nel corso dell’evento svoltosi in Senato dal titolo La sicurezza sui luoghi di lavoro.

Organizzato da Federterziario, con il patrocinio del senatore Michele Fina, l’evento è stato l’occasione per conoscere i risultati di una ricerca che, nel quinquennio analizzato, per l’Abruzzo presenta “un quadro a dir poco allarmante per ciò che attiene gli infortuni sul lavoro nell’ambito dell’assistenza sanitaria”. A ribadirlo il segretario regionale del Partito Democratico Daniele Marinelli e la responsabile Dipartimento sicurezza sul lavoro del PD Abruzzo Francesca Di Gregorio i quali, in un comunicato denunciano “la preoccupante fragilità della sicurezza sul lavoro per tutti gli operatori sanitari della regione”.

“Dati che mostrano, una volta di più, la gestione disastrosa della giunta Marsilio – continua il comunicato – che ha effetti drammatici non solo per le cittadine e i cittadini abruzzesi ma anche sugli operatori che continuano a garantire il servizio nonostante condizioni sempre più difficili”. Difficoltà gestionali e organizzative che da un lato comportano un aggravamento di stress lavoro per gli operatori e dall’altro contribuiscono ad allungare “le già lunghe liste di attesa a causa delle assenza connesse agli infortuni”. Con la conseguenza che ai cittadini abruzzesi non resta che rivolgersi alla sanità pubblica di altre regioni o, quando è possibile, a quella privata.

E se la gestione Marsilio non è riuscita a valorizzare e tutelare gli operatori sanitari della nostra regione a discapito dell’intero servizio sanitario pubblico abruzzese, il Pd promette che con Luciano D’Amico alla guida della Regione, questa sarà una priorità, a vantaggio di un sistema sanitario efficiente e accessibile a tutti.