“Se non c’è la forza politica per imporre la deroga, basta dirlo. Ma questo non fermerà le nostre denunce e la nostra protesta”. Va giù duro il tribunale per i diritti del malato che, questa mattina, ha fatto il punto della situazione sanità all’indomani dell’incontro avuto con il sindaco Annamaria Casini per discutere il piano di fabbisogno del presidio. “Avevamo chiesto la presenza anche del manager Rinaldo Tordera e dell’assessore Andrea Gerosolimo – spiega Edoardo Facchini – ma non si sono visti. Nel frattempo la posizione del sindaco, che ha detto di non poter fare nulla per riclassificare l’ospedale Annunziata come primo livello, non ci soddisfa: altre città che non hanno i numeri, come Vasto e Lanciano, sono state dotate di ospedali di primo livello”.
“Qui d’altronde la medicina territoriale che doveva procedere di pari passi con la riorganizzazione della rete ospedaliera – aggiunge Catia Puglielli – non è stata attivata. Per questo chiediamo di congelare il declassamento dell’Annunziata”. Insomma il piano sanitario non può essere attuato a fasi alterne, perché perderebbe così la sua organicità e la sua forza, creando problemi agli utenti.
L’ultimo, ma solo cronologicamente, è quello che si verrà a creare da martedì prossimo in via Mazzini dove il servizio di Ematologia, nei fatti, sarà interrotto. “Dei due medici, uno si trasferisce a Pescara – continua Facchini – l’altro è incinta. Con il turnover bloccato e il taglio dei fondi, ci hanno detto, sarà difficile sostituire anche solo un operatore sanitario”.
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