Un racconto, un giornale e una poesia: questi gli elaborati con cui Vittoria della 3 A del liceo scientifico “Fermi” di Sulmona, l’intera classe I D dello stesso istituto, e Alessandra della 5 L del liceo linguistico “Vico” di Sulmona si sono aggiudicati rispettivamente il primo, secondo e terzo posto del Premio “Teodora Casasanta”.
Nell’aula consiliare del comune di Sulmona si è svolta questa mattina la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio che ha visto Alfonsa Papa, madre di Teodora e i membri della commissione premiare gli elaborati migliori, nel ricordo della giovane madre di Roccacasale morta nel 2021 insieme al suo piccolo Ludovico per mano del compagno. Una storia, quella di Teodora, che aiuta a riflettere sui tanti tipi di violenza contro cui si deve continuare a combattere affinché nessun’altra donna venga uccisa da chi dice di amarla.
Anche lo Stato è impegnato a fare la sua parte come dimostra la recente riforma della giustizia “Cartabia”, che oltre ad aver introdotto nuove ipotesi di reato legate alla violenza di genere e pene più aspre per quelli già esistenti, viene incontro alle vittime con tempi più veloci per i procedimenti giudiziari e la possibilità dell’immediato allontanamento forzoso del partner violento. Eppure ancora tanto resta da fare per contrastare un fenomeno che continua a mietere troppe vittime.
Le istituzioni possono e devono fare di più, per una maggiore sensibilizzazione dei ragazzi e delle ragazze chiamati a costruire un mondo migliore. E’ per questo che a loro viene rivolta l’esortazione a leggere la realtà con “la lente del genere”, chiedendosi sempre se un’offesa, un atto di shaming, o l’uso della forza, sarebbe stato ugualmente rivolto a un uomo. Perché se la risposta e no, allora quella è violenza; che va riconosciuta e contrastata. Da tutti, soprattutto dai ragazzi, figli di donne che domani diventeranno mariti e padri di altre donne di cui saranno responsabili. E di responsabilità si è parlato anche questa mattina ricordando le parole del padre di Giulia Cecchettin per il quale davanti a simili atti di violenza tutti dobbiamo sentirci responsabili. Stesso messaggio lanciato dal Premio “Teodora Casasanta” che, come ha sottolineato Gianna Tollis, coordinatrice della commissione che ha valutato gli elaborati, mira a coinvolgere un numero sempre maggiore di scuole per far si che anche da una tragedia possa nascere la speranza.
Libri, questo il premio che riceveranno i ragazzi, uno strumento in più per combattere la violenza di qualsiasi tipo con l’arma più efficace, la cultura.
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