Parco Sirente-Velino: l’Ispra autorizza a sparare anche ai cervi, Confagricoltura plaude

“Compiacimento per il lavoro portato brillantemente a termine su una materia scivolosa e altamente divisiva”. Con queste parole il presidente di Confagricoltura L’Aquila Fabrizio Lobene ha accolto la decisione dell’ISPRA di autorizzare la caccia di selezione dei cervi e cinghiali al di fuori del Parco Sirente Velino e il loro controllo numerico all’interno dell’area protetta. In una lettera indirizzata al vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente e ai rappresentanti del Parco regionale Sirente Velino, Lobene si fa portavoce dei tanti agricoltori e allevatori della provincia dell’Aquila e d’Abruzzo che plaudono ad una decisione che prima di tutto è di buon senso.

Nonostante i numerosi “ostacoli ideologici e burocratici”, come li definisce Lobene, che da sempre impediscono una politica favorevole alle categorie penalizzate da una fauna selvatica incontrollata, oggi la “lunga e tortuosa strada intrapresa” ha portato finalmente al risultato auspicato.

E se a volte “la dialettica è stata accesa e fuori le righe”, il modo di procedere delle associazioni di categoria e degli amministratori, è stato premiato. A dimostrazione del fatto che la determinazione sorretta dalla conoscenza delle norme e la disponibilità di una politica lungimirante possono ridare fiducia ai “troppi agricoltori e allevatori che, in assenza di interventi, avrebbero già deciso di chiudere le proprie attività”.

Con buona pace di quell’ “ambientalismo metropolitano che – conclude il presidente di Confagricoltura L’Aquila -, resta la principale causa dello spopolamento delle aree interne”.

3 Commenti su "Parco Sirente-Velino: l’Ispra autorizza a sparare anche ai cervi, Confagricoltura plaude"

  1. Se lo spopolamento delle aree interne riguarda quelli che sparano ai cervi, meglio che si spopolino pure le aree esterne e restino solo cervi e cinghiali.

  2. Per un mondo migliore | 5 Dicembre 2023 at 07:39 | Rispondi

    Ma falla finita Lobene sei una carta conosciuta, tu come tanti altri che rappresenti state distruggendo l’immagine di un Abruzzo diverso dagli stragisti di animali trentini, immagine faticosamente costruita da tanti che hanno contribuito con impegno,dedizione e amore per la natura e le sue creature. Il danno di immagine e al turismo sarà rilevante altro che agricoltura. Questo nonostante lo strumento dei ristori per eventuali danni da fauna selvatica.Lobene fatti un esame di coscienza e vergognati, i cacciatori ringraziano per l’ennesimo regalo elettorale.

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