La Procura di Avezzano ha sequestrato i cellulari di Andrea Leombruni, il 56enne di San Benedetto dei Marsi accusato di aver sparato, e ucciso, all’orsa Amarena la notte a cavallo tra il 31 agosto e l’1 settembre. Secondo il perito del Pm, Luca Russo, i messaggi recuperati dai telefonini dell’indagato sarebbero fondamentali per ricostruire la vicenda che ha portato alla morte dell’orsa simbolo dell’Abruzzo.
L’obiettivo, infatti, è quello di ricostruire i minuti antecedenti allo sparo, cercando di capire se ci possano essere materiali multimediali utili a valutare la dinamica. Al vaglio anche i messaggi che Leombruni ha scagliato con la moglie quella tragica notte. Il risultato della perizia si conoscerà alla fine dell’anno e finirà poi nel fascicolo d’inchiesta.
La Procura di Avezzano ha notificato un avviso di garanzia a Leombruni. L’ipotesi di reato e di uccisione di animale per crudeltà o senza necessita. Per ricostruire la traiettoria del colpo di fucile, il Pm ha incaricato Paride Minervini, esperto di balistica. Minervini, inoltre, è già stato impiegato nel 2014 per l’uccisione dell’orso a Pettorano sul Gizio, freddato da un proiettile calibro 12, esploso da una carabina.
I risultati peritali eseguiti sul plantigrado ucciso a San Benedetto dei Marsi confermano che Amarena non era in atteggiamento aggressivo, ma era sulle quattro zampe ed è stata colpita al fianco con un colpo. Il proiettile è stato individuato dalle lastre fatte sull’esemplare nella clinica dell’Università e poi estratto durante l’esame autoptico all’Istituto Zooprofilattico di Teramo. La perizia di Minervini verrà presto depositata e sarà decisiva per definire le responsabilità di Leombruni.
Mah. Speriamo che ci sarà giustizia
Mi auguro facciano giustizia ma se dovesse concludersi con una ipotetica assoluzione, spero venga accettata e non criticata dai soliti estremisti ambientalisti
Spero si faccia giustizia per la povera Amarena(che rimarrà per sempre nei nostri cuori) colpevole soltanto di aver avuto fame e di cercare cibo per sé e per i suoi cuccioli.
“Estremisti ambientalisti”… bravo, magari è proprio così che si esprime l’assassino…
Un’ipotetica assoluzione sarebbe inaccettabile, anche perché altri potrebbero fare come Leonbruni sapendo di restare impuniti e in più è giusto che chi ha commesso un’azione così crudele e spregevole senza nessuna necessità, debba pagare.
Un’ipotetica assoluzione sarebbe inaccettabile, anche perché altri potrebbero fare come Leonbruni sapendo di restare impuniti e in più è giusto che chi ha commesso un’azione così crudele e spregevole senza nessuna necessità, debba pagare.