C’è poco da festeggiare per l’economia abruzzese. Secondo l’ultimo rapporto di Bankitalia, l’attività produttiva regionale è salita del 2,1% nei primi sei mesi dell’anno rispetto al 2022, ma soltanto il comparto farmaceutico e l’automotive, in Val di Sangro, segnano un andamento positivo. Insomma, il quadro è quello di una regione a due velocità, dove la zona costiera corre, per quel che può, con le aree interne in affanno.
Fermi, o con il segno meno, gli altri settori. Quello edilizio, in particolare, si è attenuato a causa dei sempre minori incentivi finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio. Netta la contrazione del mercato immobiliare (-13,3%), mentre nel comparto beni durevoli sono tornate ad aumentare le vendite delle automobili (+9%).
Secondo il rapporto divulgato dal Cresa (Centro studi delle camere di commercio d’ Abruzzo) ci sarebbe un netto ristagno della produzione, con ricaduta negativa sulla crescita dell’occupazione. Male anche le imprese, con un decremento di 92 unità nei primi 9 mesi del 2023
Ma perché si parla di economia abruzzese. Gli abruzzesi in Abruzzo non hanno nulla, le società sono tutte di proprietà di grandi aziende e di di grandi fondi esteri con sede nelle metropoli internazionali. Gli abruzzesi stanno tutti a garzone come operai pagati a mesata oppure gli altri più deboli di morale si sono fatti assumere al posto statale per una stessa paga ma senza zappare, poi quelli che si fanno camorristi presentandosi alle politiche per amministrare il vile denaro pubblico, poi in ultimo i poverelli, proprietari fiabeschi di piccoli fazzoletti di terra che pensano di essere utili e produttivi secondo le adulazioni elettorali di coldiretti, e non capiscono che sono assistiti socialmente con i contributi europei per produrre poche scarne cose a dieci volte il prezzo delle produzioni di grandi aziende agricole che operano sul mercato globale impegnando enormi e modernissimi macchinari in sterminate pianure, pianure che non sono in Abruzzo ma soltanto ripide coste dove ci si ribalta e si muore con i miseri trattorini agricoli da pochi cv.
Questo è l’Abruzzo che non dice il Cresa.
Giustissimo Scarso. Percentuale di pianura in Italia.
1)Liguria zero percento
2)Abruzzi uno percento
3)Lombardia Quarantanove percento.
Appunto per questo l’America non è stata scoperta da un lombardo.
l’America è stata scoperta dalla fame perché con i piccoli terrazzamenti delle 5 terre il grano non lo fai neanche per una pagnotta al mese e devi andare in cerca di terre pianeggianti, arabili con i buoi, per portare grano sufficiente a Genova.
Il mondo è sempre uguale,con le piccole particelle di montagna gli Abruzzi saranno sempre a vanga e latte. Se Cristoforo Colombo fosse nato a Sebastopoli avrebbe messo i piedi in acqua solo per le ferie a Luglio.