Il Pd dovrebbe fornire la sua terna di nomi oggi: un passo indietro rispetto al “O Casciani o niente”, che ha reso l’ultimo incontro della maggioranza “conciliante”, per usare un termine del sindaco Di Piero.
Acque placate, insomma, nell’ultima “settimana di passione”, quella della crisi politica a palazzo San Francesco, formalmente aperta a fine settembre con l’uscita dalla maggioranza della consigliera Teresa Nannarone e che si avvia alla sua risoluzione con il ritiro delle dimissioni del sindaco e il varo di una nuova giunta. Il Di Piero bis.
I numeri, seppur risicati, ci sono anche sulla carta dopo la formalizzazione del passaggio in maggioranza dell’ex civico Gianluca Petrella. E con questa formazione dell’otto a otto (più il voto del sindaco) si tenterà di andare fino a scadenza di mandato: tre anni lunghi, durante i quali la maggioranza cercherà, chissà, di recuperare qualche pezzo.
Molto dipenderà dall’esecutivo che sarà messo in campo e dai risultati attesi, con il sindaco che ha preferito allungare i tempi e le trattative per coinvolgere almeno gli otto necessari, anziché provare a forzare la mano con una giunta di sua nomina.
“In settimana scioglierò le riserve e comporrò una nuova giunta in base alle rose dei nomi che mi daranno i gruppi di maggioranza – spiega Di Piero – cercando di incastrare un esecutivo sulle competenze a disposizione, fermo restando che se dovessero esserci delle deleghe scoperte provvederò a nominare io personalmente l’assessore. In questi giorni ho ricevuto molti inviti ad andare avanti, anche proponendo un mio esecutivo. Ma ho preferito coinvolgere i gruppi di maggioranza e recuperare lo spirito della coalizione per avere più forza e una prospettiva per concludere la sindacatura a scadenza naturale”.
La giunta dovrebbe essere comunque tutta rinnovata, anche se resta sospesa la delega al Bilancio che, in assenza di soluzioni valide, potrebbe portare alla riconferma di Katia Di Marzio.
I nodi dovranno essere sciolti comunque nelle prossime ore, perché tra una settimana scade il termine dei venti giorni e per quella data il Di Piero bis dovrà essere già varato.
Dalla narrazione sembra che sia tutto normale quello che sta accadendo.. complimenti!! Dopo due anni di nulla e due mesi di niente, si prende un consigliere di opposizione, si sistema la giunta per acquisire consenso e si va avanti…il cambiamento promesso è questo? E chi ci aveva creduto alle dimissioni? Il solito e vecchio modo di fare politica tanto criticato, ma a quanto pare molto utile e vantaggioso…bello parlare e sparlare ma poi si fa esattamente la stessa cosa…mah
a lu uauacch a gabon ciavatidrill a cadrec lu sciassy aect fra ect a lu piet fra
👍
Nulla di nuovo sotto il cielo.
Vecchio metodo democristiano, ma di quello della peggior specie, da parte di protagonisti che a quella classe politica non sono degni di lustrare neanche le scarpe…..
Ecco il cambiamento!!!! Nel senso che è cambiato solo il mento … ossia la faccia dei personaggi coinvolti.
Faide interne, finte dimissioni, cambi di casacca, forzature, affidamenti annullati … e tutto in soli due anni. Complimenti
Ieteven tutt quant a la casa a lavura’
O frechete…qui tutti sentenziano ma tutti dimenticano la passata sindacatura che non so quante volte abbia presentato le dimissioni per poi ritirarle…ricordo con sconvolgenti cambi di giunta(ma quando??)…perció un momento di silenzio 🤫 che lu bove dice cornuto all’asene…
Eh ma questo era il cambia-mento !!!!
a pettran s dic che u prim ca sent la puzz e chilli che la fatt
..verament,a pettran s dic chess? Allora è na cosa grav..
Bla bla bla, andate a casa! Qualcuno ricordi a quelli del comune che è fatto obbligo ai sensi della legge 120/2020 garantire al cittadino l’accesso ai servizi digitali a mezzo spid! Per quale ragione questo non avviene per il portale istituzionale della mensa? Chissà cosa ne penserà l’AGID